I peperoncini saranno i primi frutti coltivati dalla NASA sulla ISS: ecco perché
Tra novembre 2019 e gennaio del prossimo anno la NASA invierà sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) le sue prime piante da frutto, i peperoncini. Nello specifico verranno inviati – con l'obiettivo di coltivarli – peperoncini dell'apprezzata varietà “Española” (Capsicum annuum), scelta dall'agenzia aerospaziale più famosa del mondo poiché cresce molto rapidamente e a quote elevate. A suggerire l'uso della variante Española è stato Jacob Torres, un ricercatore specializzato in orticoltura giunto alla NASA nel 2018 per un tirocinio.
Cambio di programma. Quando Torres giunse nei laboratori della NASA, i suoi colleghi stavano sperimentando la coltivazione in microgravità dei peperoncini della varietà Hatch, che crescono nei deserti dello Stato del Nuovo Messico, proprio il luogo di origine di Torres. Lo scienziato esperto in materia suggerì subito di sostituire gli Hatch con la variante Española, proprio perché cresce più molto più rapidamente rell'altro e a quote elevate. Sono due caratteristiche che ben si sposano con le necessità della coltivazione spaziale. I test condotti in laboratorio sono stati molto positivi, per questo è previsto l'invio delle prime piante già nei prossimi mesi.
Peperoncini nello spazio. Ma perché inviare piante di peperoncino nello spazio? Il motivo è molto semplice: far mangiare i frutti agli astronauti. Tra le lamentele degli uomini che si avvicendano “fra le stelle” vi è proprio la carenza di cibi saporiti e speziati; un peperoncino dalle qualità dell'Española, che può essere anche mangiato crudo, aumenterebbe sensibilmente il sapore dei cibi che normalmente consumati dagli astronauti. Va inoltre tenuto presente che questi frutti sono ricchi di vitamine e in particolar modo di vitamina C, utilissime per le esigenze dell'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale. Gli astronauti, infatti, spesso si lamentano di perdere il senso del gusto, di sperimentare una sensazione simile a un raffreddore costante (a causa della microgravità) e di avere problemi di vista, tutte condizioni che possono essere migliorate proprio grazie al consumo di peperoncini freschi.
Obiettivo Marte. Non si tratta naturalmente delle prime piante fatte crescere sulla ISS; da tempo gli astronauti mangiano lattuga, bietole, cavoli, ravanelli e altri alimenti coltivati a bordo, grazie a sofisticate tecniche che aiutano le piante a crescere e orientarsi in microgravità. Come indicato, i peperoncini saranno i primi frutti per la NASA, ma i russi nel proprio compartimento coltivano con efficacia i piselli. Riuscire a produrre quanti più cibi freschi e nutrizionalmente vari è una sfida fondamentale per conquistare Marte e altre mete nello spazio. Il viaggio verso il Pianeta Rosso dura infatti almeno due anni, e gli astronauti avranno la necessità di assumere indispensabili nutrienti forniti da cibi freschi.