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I panda sono più resistenti di quanto si pensi, nuove speranze contro l’estinzione

La Michigan State University fa sapere che i panda sono in grado di adattarsi al territorio più di quanto si era pensato fino ad oggi. È però fondamentale l’abbondanza di bambù, il loro alimento preferito.
A cura di Zeina Ayache
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Nuove speranze per il futuro dei panda
Nuove speranze per il futuro dei panda

Buone notizie arrivano dal mondo delle scienze naturali per i panda. Secondo uno studio realizzato dalla Michigan State University, questi mammiferi tanto amati non sarebbero così delicati come si direbbe.

Nuovi studi scientifici

30 anni di letteratura scientifica ci hanno fatto da sempre immaginare i panda come essere viventi molto sensibili ed esigenti rispetto al loro habitat. Una ricerca della Michigan State University dimostrebbe invece come questi mammiferi siano in realtà molto più resistenti e flessibili. A condurre lo studio è stata Vanessa Hull che ha trascorso gli ultimi 3 anni ad osservare i panda protetti nella riserva naturale China's Wolong e ad analizzare la letteratura scientifica sul loro conto.

L'apparenza inganna

I panda sono pronti ad adattarsi basta che ci sia il bambu
I panda sono pronti ad adattarsi basta che ci sia il bambu

Secondo la studiosa, le ricerche, effettuate per definire il miglior habitat possibile per i panda, sarebbero state influenzate più dalla difficoltà di osservazione di questi animali, che da una vera e propria loro necessità. Insomma, spiega Vanessa Hull, “È difficile poter osservare e seguire i panda in libertà, sono sempre dieci passi avanti a noi. Non riusciamo a sapere perché si trovino in un punto o dove abbiano intenzione di andare. Ci sono molte congetture su di loro”. Ad esempio, si pensa che i panda abbiano bisogno di vivere in una foresta poco pendente dove sia facile recuperare il bambù, di cui si nutrono, e che sia a debita distanza dall'uomo. Ma secondo la Hull, queste conclusioni sarebbero state tratte unicamente perché i panda sono difficili da studiare.

Chi sono i panda?

Sono disposti ad arrampicarsi per recuperare il loro cibo preferito
Sono disposti ad arrampicarsi per recuperare il loro cibo preferito

Analizzando le ricerche passate, la Hull e i suoi colleghi hanno distinto gli studi che si concentrano su dove vivano i panda, da quelli che invece si interessano alle scelte che effettuano, nel caso in cui abbiano a disposizione diversi tipi di habitat. Questo ha permesso loro di scoprire quanto in realtà siano poco schizzinosi. Hanno infatti dimostrato che i panda sono disposti a vivere in foreste secondarie (foreste ricresciute dopo essere state distrutte completamente), che non sono interessati al grado di pendenza del terreno e che sono pronti ad arrampicarsi a seconda del tipo di bambù, o di foresta, presente. La relazione tra tipo di foresta e presenza di bambù è molto stretta: scelgono il luogo nel quale vivere a seconda della disponibilità del bambù.

Speranze per il futuro

Sono 1600 su un territorio di 21300 chilometri quadrati per questo sono a rischio estinzione
Sono 1600 su un territorio di 21300 chilometri quadrati per questo sono a rischio estinzione

Come spiega Vanessa Hull, questa scoperta “Ci fa ben sperare. Sono sopravvissuti a molte sfide nel corso di milioni di anni. È triste pensare che potrebbero scomparire per colpa dell'uomo. Questo ci suggerisce che non dobbiamo arrenderci, ma dobbiamo cercare di migliorare la loro situazione”. Insomma, se i panda sono così resistenti come la Michigan State University vuole farci pensare, ci sono allora buone probabilità che, al di là di un habitat perfetto, i panda riescano comunque a non estinguersi. Ad oggi infatti, ne sono rimasti 1600 su un territorio di 21300 chilometri quadrati.

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