I nuovi 30enni sono meno sani rispetto a quelli di 10 anni fa
Per una generazione che frequenta assiduamente palestre e diete calibrate sugli input pubblicitari, il risultato della ricerca coordinata da Gerben Hulsegge dell'Istituto sanitario pubblico olandese deve suonare come una beffa o come l'invito a bruciare ancora più calorie. Lo studio è stato pubblicato sul'European Journal of Preventive Cardiology. Per arrivare a stilare un bilancio inter- e intra-generazionale, i ricercatori si sono basati sui dati dello Doetinchem Cohort Study, che ha iniziato le proprie analisi nel 1987. I risultati sono stati raccolti su base generazionale (per gruppi compresi in 10 anni di età) e di genere.
Le nuove generazioni sono meno sane delle precedenti. Sono aumentate obesità ed ipertensione in tutti i passaggi generazionali, ma i più recenti mostrano una crescita ancora maggiore. Sovrappeso ed obesità interessano il maschio da tempo, mentre la donna è interessata dallo stesso problema soprattutto negli ultimi anni. L'aumento del diabete viene registrato soprattutto negli uomini, mentre sono assenti cambiamenti rilevanti nelle donne. Unica buona notizia è l'ipercolesterolemia, alla quale le nuove generazioni soffrono meno delle precedenti avendo fatto registrare bassi livelli di colesterolo delle lipoproteine. I risultati si mostrano abbastanza omogenei se analizzati su base socioeconomica.
Preoccupante la conclusione. Se il trend registrato da questa ricerca dovesse essere confermato o accelerato nei prossimi anni, si potrebbe assistere, secondo i ricercatori, ad una clamorosa inversione di tendenza della speranza di vita, che dai prossimi anni potrebbe ridursi. Spetterà ad esperti ed autorità approfondire le cause di un peggioramento delle condizioni di salute della popolazione occidentale. Si dovranno prendere in considerazione i costumi sociali, l'abitudine al fast food, l'irresistibilità del junk food (le "porcherie"), l'indebolimento genetico e altre problematiche legate alla società dei consumi; tutte molto note, ma incredibilmente difficili da debellare.
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