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I marchi outdoor che non rispettano l’ambiente e sono pericolosi per noi

Greenpeace fa sapere che molti marchi che realizzano prodotti per attività all’aperto utilizzano anche sostanze chimiche dannose per l’ambiente e per la nostra salute.
A cura di Zeina Ayache
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E se i prodotti che indossiamo per goderci la natura tra trekking e passeggiate fossero tossici per noi e per l’ambiente? Per quanto possa sembrarci assurdo, Greenpeace fa sapere che molti prodotti normalmente acquistati per essere utilizzati all’aria aperta da persone che amano la natura sono purtroppo inquinanti, non solo per piante e animali, ma anche per gli esseri umani. I dati della ricerca effettuata dall’organizzazione governativa ambientalista sono stati pubblicati nello studio “Tracce nascoste nell’outdoor. Pericolose sostanze chimiche nell’abbigliamento”. Il rapporto ci illustra il livello di concentrazione di PFC (composti poli- e per- fluorurati) nei materiali utilizzati per realizzare i prodotti per attività outdoor.

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Ma cosa sono i PFC? Si tratta di sostanze chimiche “caratterizzate da un’elevata persistenza e molto pericolose per l’ambiente e la salute”. Formati da fluoro e carbonio, i PCF si dividono tra quelli a catena lunga e quelli a catena corta, questi ultimi, maggiormente utilizzati, sono molto volantini e quindi si diffondono con più facilità  nell’ambiente. Inoltre, quando riescono ad entrare nel nostro organismo possono incrementare il rischio di sviluppare diverse forme di cancro, come già ampiamente dimostrato e come spiegato dallo stesso Istituto Superiore di Sanità. Purtroppo i PFC sono largamente utilizzati, sia nell’abbigliamento che nei prodotti per la cura della casa, poiché la loro struttura permette la produzione di materiali idrorepellenti, un esempio su tutti il Teflon, quello cioè che viene utilizzato per rendere le pentole antiaderenti. Test effettuati hanno dimostrato un’importante presenza del PFC in animali, piante e terra, insomma, la contaminazione è evidente.

Tornando invece all’abbigliamento outdoor, Greenpeace fa sapere di aver analizzato 40 prodotti tra le marche più utilizzate e ha scoperto che, fra questi, solo 4 sono risultati privi totalmente di PFC, nello specifico si tratta di due giacche (una della marca

Vaude (J01) e l’altra della marca Jack Wolfskin (J12), tra l’altro l’unica etichettata come “PFC-free”), uno zaino della marca Haglöfs (BP14) e un paio di guanti della marca The North Face (G01).

Per invitare le aziende ad abbandonare il PFC, Greenpeace ha dato il via alla campagna “Detox Outdoor”.

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