I gorilla sono così ghiotti di cibo salato che rischiano la vita pur di mangiarlo

I gorilla di montagna orientali (Gorilla beringei beringei) sono così ghiotti di sale che mettono a repentaglio la propria vita pur di consumare cibi ricchi di sodio. Ad attirare i primati è soprattutto la corteccia degli alberi di eucalipto (Eucalyptuss), importati in Africa dall'Australia. A scoprire questa predilezione per il sale gli scienziati della Scuola di scienze umane e del Centro di biologia evolutiva presso l'Università dell'Australia Occidentale, che hanno studiato il comportamento di questi splendidi animali assieme ai colleghi del Dian Fossey Gorilla Fund.
I ricercatori, coordinati dal professor Cyril Grueter, primatologo presso l'ateneo australiano, hanno osservato che i gorilla del Parco Nazionale del Virunga (Uganda) abbandonavano spesso la (relativa) sicurezza della propria riserva naturale per avventurarsi nelle piantagioni umane e sulle cime delle montagne vulcaniche, soltanto per nutrirsi delle cortecce di eucalipto. Per questi animali si tratta di un grosso rischio: gli agricoltori, infatti, uccidono ancora oggi i gorilla e le altre specie che si introducono nelle coltivazioni private, inoltre sulle vette dei vulcani si raggiungono temperature decisamente rigide, che possono portare i gorilla all'ipotermia.

Perché dunque prendersi tutti questi rischi per la corteccia di eucalipto? Attraverso l'analisi delle piante consumate normalmente dai gorilla, Grueter e colleghi hanno scoperto che il comportamento è legato al sale contenuto in questi alberi. Basti pensare che negli eucalipti la concentrazione di sodio è di 3100 milligrammi per chilogrammo di corteccia, mentre nelle quattro erbe più frequentemente mangiate dai gorilla all'interno del Parco Nazionale del Virunga essa è inferiore ai 70 milligrammi per chilogrammo. È dunque proprio questa sostanziale differenza nutrizionale (e di sapore) a spingere i grossi primati a dare la caccia all'eucalipto.
Ora che gli scienziati hanno scoperto una delle principali ragioni che spinge i gorilla a uscire dalle riserve, potranno essere messe in atto misure per proteggerli e ridurre il rischio di "fughe". Il gorilla di montagna orientale, del resto, è una delle specie più minacciate del pianeta: è inclusa con codice CR (rischio critico) sulla Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura e si stima ne sopravvivano soltanto poche centinaia di esemplari. I dettagli della ricerca australiana sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Biotropica.