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I cani responsabili di future pandemie influenzali: cosa ci insegna questo studio

Secondo uno studio effettuato sui cani della Cina del sud, in futuro alcune pandemie influenzali potrebbero partire proprio dal migliore amico dell’uomo in cui oggi sono presenti alcuni ‘vecchi’ virus che già conosciamo.
A cura di Zeina Ayache
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Cane maestri di vita
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I cani sono potenziali serbatoi di future pandemie influenzali poiché nel loro corpo sono presenti virus che, dai maiali, hanno raggiunto il migliore amico dell'uomo. Questo è quanto sostiene uno studio dell'American Society for Microbiology che sulla rivista mBio ha pubblicato lo studio intitolato “Emergence and Evolution of Novel Reassortant Influenza A Viruses in Canines in Southern China”. Prima di farci prendere dal panico però cerchiamo di capire in cosa consiste realmente questo studio e cosa vuole dirci.

Maiali, polli e ora cani. Di solito siamo abituati ad associare le pandemie ai maiali che spesso rappresentano l'ospite intermedio tra il virus aviario e l'uomo: questo passaggio potrebbe essere ricoperto, in futuro, anche dai cani, insomma il virus potrebbe passare dai maiali ai cani e infine a noi.

Perché i cani. I ricercatori spiegano di aver individuato un set di virus, proveniente dai maiali e la cui origine è aviaria, che ora è in grado di ‘saltare' sui cani, essere riassortito con altri virus dei cani e, infine, trasmesso all'uomo. Per il momento sono stati individuati H1N1, H3N2 e H3N8 nel migliore amico dell'uomo e stanno iniziando ad interagire tra di loro: un po' come era accaduto dieci anni fa con la pandemia legata all'H1N1 legata ai maiali.

Quali cani. I cani presi in esame, va detto, sono provenienti dal sud della Cina all'interno dei quali sono stati trovati 16 virus influenzali e alcuni di essi sono legati a quelli provenienti dai maiali.

E quindi? Prima di farci prendere dal terrore, va detto che, come spiegano gli stessi ricercatori, sono necessari studi futuri per capire esattamente di che tipo di virus si tratta e soprattutto, utilizzando campioni umani, bisognerà verificare se effettivamente questi siano pericolosi per l'uomo: l'essere umano potrebbe infatti aver sviluppato un'immunità nei confronti di questi virus dai cani. Attenzione però “La diversità nei cani è aumentata così tanto ora che il tipo di combinazioni di virus che possono essere create nei cani rappresenta un potenziale rischio che il virus possa effettivamente passare dal cane all'uomo”

Che fare? Secondo i ricercatori si potrebbe prevenire questo potenziale rischio vaccinando i nostri cani. Insomma, per il momento possiamo stare tranquilli.

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