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I bambini nella pancia della mamma scalciano per conoscere il loro corpo

I ricercatori hanno scoperto che i bambini scalciano nella pancia della mamma per mappare il loro corpo nello spazio e avere consapevolezza di sé. Gli esperti ci spiegano dunque perché sia importante lasciare dormire i neonati poiché durante le ore di sonno il loro cervello continua a svilupparsi.
A cura di Zeina Ayache
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Immagine 3D di un feto alla 25esima settimana
Immagine 3D di un feto alla 25esima settimana (Radiological Society of North America).

I bimba scalciano nella pancia della mamma per mappare il loro corpo nello spazio e così fanno anche nei primi giorni di vita fuori dall'utero. Questo è quanto sostengono i ricercatori dello University College London che hanno analizzato l'attività cerebrale dei neonati durante la fase REM. Ma vediamo cosa hanno scoperto nel dettaglio.

Movimenti nello spazio. Attraverso la misurazione delle onde cerebrali prodotte quando i neonati calciavano i loro arti durante la fase di sonno REM (Rapid Eye Movement), gli esperti hanno scoperto onde cerebrali veloci che si accendevano nell'emisfero corrispondente. In pratica, gli scienziati ci spiegano che quando il bambino muoveva la mano destra, le onde cerebrali si attivavano immediatamente nell'emisfero cerebrale sinistro, che ha il compito di elaborare il tatto per la mano destra.

A cosa serve scalciare. I risultati suggeriscono che i calci fetali nelle ultime fasi della gravidanza, nel terzo trimestre, aiutano a far crescere le aree del cervello che si occupano degli input sensoriali e ci svelano come il bambino svilupperà il senso del proprio corpo. Le onde cerebrali veloci evocate dal movimento scompaiono una volta che i bambini hanno raggiunto poche settimane di vita. "È noto che il movimento spontaneo e il conseguente feedback dall'ambiente durante il primo periodo di sviluppo sono necessari per una corretta mappatura del cervello in animali come i ratti. Qui abbiamo dimostrato che questo può essere vero anche per l'uomo ", ha spiegato l'autore dello studio dott. Lorenzo Fabrizi (Neuroscienze, fisiologia e farmacologia UCL).

A cosa serve lo studio. Gli scienziati ci spiegano che i risultati ottenuti possano aiutare a migliorare l'ambiente ospedaliero in cui si trovano i neonati, in modo da permettere loro di ricevere adeguati input sensoriali. Ad esempio, come già avviene, la creazione di nulle a nido in cui i bambini possono sentire una superficie quando i loro arti scalciano, proprio come se fossero ancora nella pancia della mamma.

Proteggere il sonno dei bambini. Lo studio è importante perché sottolinea il valore del sonno per i bambini. Secondo gli esperti infatti durante il riposo i neonati continuano a sviluppare la loro comprensione del corpo nello spazio e quindi la loro crescita cerebrale, per questo non dovremmo mai svegliarli.

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