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I bambini mangiano la carne perché non sanno che deriva dagli animali

Pancetta e hot dog classificati come alimenti a base vegetale dai bambini americani, come mostrano i risultati di uno studio pubblicato sul Journal of Environmental Psychology: “I bambini sembrano rifiutare l’idea di alcuni animali come fonti di cibo”.
A cura di Valeria Aiello
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La maggior parte dei bambini mangia la cane perché non sa che deriva dagli animali. Lo indicano i risultati di uno studio della Furman Univerity di Greenville, nella Carolina del Sud, che indicato che la maggior parte dei bambini americani consuma la carne “inconsapevolmente” e mangia prodotti animali solo perché non sa di cosa si tratta. “L’infanzia può quindi rappresentare una finestra unica durante la quale diete a base vegetale possono essere stabilite più facilmente nella vita” hanno indicato gli studiosi, evidenziando la possibilità di coinvolgere bambini e giovani come agenti del cambiamento comportamentale su larga scala, compresa la transizione verso una dieta a base vegetale. “I bambini non giudicano gli animali come fonti i cibo appropriate – osservano nello studio da poco pubblicato su pubblicato sul Journal of Environmental Psychology – . La maggior parte dei bambini di 6 e 7 anni ha classificato polli, mucche e maiali come non idonei da mangiare”.

Per arrivare a queste conclusioni, il team ha valutato la percezione del concetto di animali come fonte di cibo in 176 bambini e bambine (47% femmine) di età compresa tra i 4 e 7 anni, che vivono in un’area metropolitana situazione nella regione sud-orientale degli Stati Uniti. L’attività di valutazione consisteva in 13 immagini a colori di diversi alimenti familiari ai bambini (come formaggio e crocchette di pollo) e alimenti a base vegetale (come carote e patatine fritte) da classificare a seconda dell’origine animale o vegetale del cibo, inserendo ogni immagine in uno dei due box appositamente realizzati dai ricercatori. Un secondo test ha riguardato la classificazione immagini di cibi (come pollo, pomodori) normalmente consumati negli Stati Uniti rispetto ad oggetti che non sono generalmente considerati alimenti (come un cane), posizionando correttamente le immagini in una bocca di plastica oppure in un cestino.

Abbiamo riscontrato errori diffusi nella comprensione di base del cibo da parte dei bambini, suggerendo che potrebbero sapere meno di quanto precedentemente riconosciuto – hanno precisato gli studiosi – . È importante sottolineare che gli alimenti derivati ​​da animali sono stati associati ai tassi di errore più elevati, in particolare tra i bambini nella fascia di età più giovane (4-5 anni) che non sono riusciti a identificare alimenti di origine animale come pancetta e hot dog, indicandoli come alimenti a base vegetale”. D’altra parte, i bambini più piccoli hanno mostrato “una forte propensione” nel classificare gli animali come oggetti da non mangiare, con l’unica eccezione legata al pesce, che in due terzi hanno ritenuto commestibile.

Anche i bambini più grandi (6-7 anni) hanno commesso errori nell’attività di classificazione dell’origine degli alimenti, mostrando di non aver compreso appieno il concetto di animali come cibo. “La mucca e il maiale sono stati classificati come non commestibili a un livello superiore a quello che sarebbe stato previsto per caso – osservano i ricercatori – . Nel complesso i bambini sembrano rifiutare l’idea di alcuni animali come fonti di cibo”.

Secondo i ricercatori, uno dei motivi per cui i bambini possono mostrare confusione riguardo al cibo di origine animale è da ricercare nella riluttanza di molti genitori di parlare con i propri figli delle origini della carne. “La reticenza a rivelare l’origine animale della carne deriva anche da preoccupazioni pratiche che i bambini possano rifiutarsi di mangiare carne se capiscono appieno di cosa si tratta e come viene prodotta. Piuttosto che gestire l’inconveniente di cucinare diverse opzioni pasto o affrontare le emozioni che possono derivare dalla rivelazione che la pancetta nel piatto del loro bambino era una volta un maiale vivo e respirante, alcuni genitori evitano del tutto la verità attraverso una terminologia vaga che ha un impatto potenzialmente duraturo sulle abitudini alimentari dei bambini”.

La disinformazione dei bambini può anche essere attribuita ai modi in cui la carne è dissociata dalle sue origini animali in molte culture occidentali che dipendono fortemente dai sistemi alimentari industrializzati e da ciò che i bambini sanno sui processi di produzione. Non solo i bambini non ne sono a conoscenza, ma hanno mostrato anche di non conoscere le materie prime degli alimenti, anche nel caso di cibi costituiti principalmente o esclusivamente a un unico ingrediente, come quelli esaminati nello studio. “Cioè, oltre a non apprezzare come un maiale diventa pancetta, molti bambini negli Stati Uniti sembrano ignorare, a un livello più elementare, che la pancetta proviene da un animale”.

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