Glifosato cancerogeno? Ecco le nuove restrizioni scattate in Italia
Cancerogeno o no, il glifosato in Italia si trova di fronte a nuove restrizioni d'uso che segnano un passo avanti nella strada verso la sua eliminazione totale. Responsabile di questa stretta è la Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione che lo scorso 9 agosto 2016 ha emanato il decreto dirigenziale “revoca di autorizzazioni all’immissione in commercio e modifica delle condizioni d’impiego di prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glifosate in attuazione del regolamento di esecuzione (UE) 2016/1313 della Commissione del 1°agosto 2016”.
Secondo quanto si legge, il glifosato non potrà più essere utilizzato nelle aree frequentate dalla popolazione, ad esempio i parchi o i giardini cittadini, così come i campi sportivi o le aree ricreative, ma il divieto vale anche per il cortili, le aree gioco e quelle adiacenti le strutture sanitarie.
Quanto all'agricoltura, il diserbante non potrà essere impiegato nelle fasi di pre-raccolta quando il solo scopo è l'ottimizzazione del raccolto o della trebbiatura.
A partire dal 22 agosto, viene revocata la vendita e l'utilizzo di “prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva glifosate ed il coformulante ammina di sego polietossilata (n. CAS 61791-26-2)”, nel dettaglio del decreto si leggono anche quali prodotti sono vietati.
Cos'è il glifosato
Quando parliamo di glifosato di solito ci riferiamo all'erbicida della Monsanto Company messo in commercio negli anni '70 il cui obiettivo è distruggere le piante infestanti che possono creare danni all'agricoltura o limitare l'accesso ai marciapiedi o alle ferrovie.
Cancro o glifosato
Da qualche anno ormai è acceso il dibattito sugli effetti cancerogeni del glifosato. Da un lato c'è l'EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) che definisce improbabile che il diserbante sia genotossico, dall'altro invece c'è l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) secondo la quale invece la sostanza è probabilmente cancerogena per l'uomo. In attesa di capire se si giungerà mai ad una risposta unica, con questo decreto l'Italia ha deciso di prendere le distanze dal glifosato.