Gli uomini single hanno un odore più forte: così appaiono più mascolini alle donne
Gli uomini single hanno un odore corporeo sensibilmente più forte di quelli fidanzati o sposati, un ‘segnale' che li rende più mascolini agli occhi delle donne. In pratica, fornirebbe ai maschi una sorta di vantaggio nella selezione sessuale. Lo hanno dimostrato i due studiosi Mehmet K. Mahmut e Richard J. Stevenson del Laboratorio Food, Flavour and Fragrance dell'Università Macquarie, Australia. I due scienziati, docenti presso il Dipartimento di Psicologia dell'ateneo di Sydney, sono giunti alle loro conclusioni partendo dai risultati di precedenti ricerche, che avevano dimostrato che l'odore corporeo umano (BO – Body Odor) può rispecchiare la salute, la compatibilità genetica e lo stato relazionale.
L'esperimento. Per determinare che gli uomini single hanno un odore più forte di quelli impegnati in una relazione, Stevenson e il collega hanno coinvolto 82 donne eterosessuali tra i 18 e i 35 anni in un curioso esperimento. Sono state infatti sottoposte ad annusare le magliette e le camicie sudate di uomini della stessa fascia di età, facendo assegnare loro un punteggio a quelle che apparivano più ‘puzzolenti'. Ebbene, gli indumenti sudati degli uomini single risultavano avere un odore più intenso rispetto a quelli di fidanzati e ammogliati. Ma non solo. In un'altra fase del test le donne hanno dovuto valutare i volti degli uomini, trovando più mascolini quelli dei single.
Perché odorano di più. L'odore più intenso dei single sarebbe legato alla maggiore produzione di testosterone, l'ormone sessuale maschile per eccellenza, che potrebbe aver influenzato le donne quando hanno dovuto valutare la mascolinità dei volti. È infatti noto che il testosterone tenda a calare negli uomini impegnati in una relazione. Secondo Mahmut e Stevenson, tuttavia, l'odore più intenso degli uomini single potrebbe essere in parte influenzato anche dallo stile di vita, differente da quello di un uomo impegnato. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Frontiers in Psychology.