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Gli integratori di minerali e vitamine più famosi sono inutili: la conferma degli scienziati

Scienziati canadesi dell’Università di Toronto hanno dimostrato che gli integratori più comuni contenenti vitamina C, vitamina D, calcio e altri composti non offrono alcuna protezione dalle patologie cardiovascolari. Gli unici a donare una moderata o minima protezione sono risultati essere l’acido folico e le vitamine B.
A cura di Andrea Centini
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Molti tra gli integratori di sali minerali e vitamine più comuni non apportano benefici alla salute, risultando nella maggior parte dei casi totalmente inutili nel proteggerci dalle patologie cardiovascolari. Lo ha dimostrato un team di ricerca canadese, composto da scienziati del Dipartimento di Scienze Nutrizionali presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Toronto e del St. Michael's Hospital. Gli scienziati, coordinati dal dottor David Jenkins, sono giunti a questa conclusione dopo aver effettuato un approfondito studio di revisione (una meta-analisi) su diverse ricerche condotte sugli integratori tra il gennaio del 2012 e l'ottobre del 2017.

Dall'analisi statistica è emerso che multivitaminici e integratori che contengono vitamina D, calcio, selenio, vitamina C e beta-carotene, trai i più comuni e venduti, non mostrano alcun vantaggio nel proteggere da infarto, ictus e altre patologie cardiovascolari, oltre che dalla morte prematura. Gli unici supplementi ad aver offerto benefici di moderata o scarsa qualità sono risultati essere quelli contenenti acido folico (conosciuto anche come vitamina M o vitamina B9) per le malattie cardiovascolari e l'ictus. Le vitamine B hanno invece dimostrato un fattore protettivo per l'ictus. Tuttavia Jenkins e colleghi hanno rilevato che la niacina (vitamina B3) associata a una statina e alcuni antiossidanti hanno addirittura aumentato – seppur di poco – il rischio di mortalità generale.

“Siamo rimasti sorpresi di aver trovato così pochi effetti positivi dei supplementi più comuni”, ha sottolineato l'autore principale dello studio. “Questi risultati suggeriscono che le persone dovrebbero essere consapevoli degli integratori che stanno assumendo e assicurarsi che siano applicabili alle specifiche carenze di vitamine o minerali di cui sono stati informati dal proprio medico”, ha aggiunto il dottor Jenkins.

Per queste ragioni i ricercatori canadesi sottolineano l'importanza di una dieta sana, varia ed equilibrata per assumere tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno. Del resto, spiegano, nessun integratore ha dimostrato di offrire gli stessi benefici dei pasti a base di prodotti vegetali come frutta, verdura e frutta secca, quest'ultima ben nota nel fornire protezione dell'apparato cardiocircolatorio, naturalmente nelle giuste quantità. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica Journal of the American College of Cardiology.

[Credit: Bru-nO]

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