Gli animali non fanno sesso solo per procreare
La Bbc ha recentemente dedicato un servizio alle motivazioni profonde che portano gli animali a fare sesso. Nell'inchiesta si è detto che diversi naturisti avrebbero sostenuto in passato che gli animali fanno sesso per procreare, individuando in tal modo una finalità estranea allo stimolo del piacere. L'emittente britannica ha dunque proseguito il proprio servizio ricordando alcune ricerche che hanno dimostrato che gli animali, invece, provano piacere e che dunque alla base del rapporto sessuale vi sarebbe il piacere stesso e non la procreazione. Una conclusione che conferma – qualora fosse stato mai necessario – la tesi di biologi ed etologi che riconoscono nel piacere il rinforzo psicologico di una pulsione (che realizza un istinto di sopravvivenza). Ma non solo, perché secondo una ricerca dei primatologi Joseph Manson, Susan Perry e Amy Parish, diversi esemplari femminili di scimmia hanno rapporti sessuali anche quando, non essendo in calore, non sono fertili.
Anche i topi provano piacere, stando ad un esperimento del 2001 che sottoponeva alcuni esemplari al solletico. Una volta provata la sensazione, i piccoli roditori cercavano le stesse attenzioni per poter provare lo stesso piacere. Sulla base delle osservazioni fatte dagli italiani Alfonso Troisi e Monica Carosi di un gruppo di macachi, è possibile concludere che anche questa specie prova piacere sessuale, dal momento che le femmine hanno contrazioni vaginali e accelerazione del battito cardiaco simile a quello della donna al momento dell'orgasmo. Reazioni che peraltro si mostravano più intense negli accoppiamenti con maschi collocati più in alto nella scala sociale, dinamica che implicherebbe anche la presenza di un particolare elemento psicologico.
Altra osservazione che ha portato gli studiosi a sostenere che gli animali facciano sesso per piacere e non per riprodursi è stata quella della leonessa che arriva ad avere anche rapporti sessuali nella settimana del calore, nonostante il primo partner possa ingravidarla e di fatto rendere inutile (secondo logica di riproduzione) gli altri novantanove rapporti (ma qui bisognerebbe riflettere sulla massimizzazione delle chances). D'altro canto è noto che alcuni animali domestici come il cane e il gatto talvolta seguano pratiche autoerotiche che, senza necessità di ulteriori ricerche, dimostrano che almeno il mondo dei felini prova piacere e lo persegue senza curarsi del Bene generale, come la conservazione della specie.