GJ 504b, scoperto il Pianeta tutto rosa
Utilizzando i dati infrarossi ottenuti grazie al telescopio Subaru, collocato presso l'Osservatorio delle isole Hawaii di Mauna Kea, un gruppo internazionale di astronomi ha scoperto un nuovo Pianeta in orbita attorno alla luminosa stella Gliese 504 (chiamata anche 59 Virgins) a circa 57 milioni di anni luce dalla Terra: il suo nome è GJ 504 b ma, con tutta probabilità, di questo oggetto celeste ricorderemo soprattutto la sua affascinante ed insolita colorazione.
Con una massa superiore diverse volte a quella di Giove, e con delle dimensioni piuttosto simili a quelle del gigante gassoso, GJ 504 b è il Pianeta con la massa minore mai individuato attorno ad una Stella simile al nostro Sole. «Se potessimo viaggiare sopra questo gigantesco Pianeta, noi vedremmo un mondo ancora brillante a causa del calore della sua fase di formazione, con sfumature che ricordano quelle di un fiore di ciliegio scuro, lievemente magenta» ha spiegato Michael McElwain, membro del discovery team presso il NASA's Goddard Space Flight Center di GreenbeltIf «I nostri obiettivi infrarossi hanno rivelato inoltre che il suo colore è molto più blu rispetto ad altri Pianeti, un fatto che indica un'atmosfera caratterizzata da poche nubi».
GJ 504b orbita attorno alla propria stella ad una distanza pari a circa 9 volte quella che intercorre tra Giove e il Sole, ossia a 43.5 Unità Astronomiche. In considerazione della grande lontananza da noi, è piuttosto difficoltoso acquisire informazioni precise e dettagliate sulle sue peculiarità, benché le moderne tecnologie di cui dispongono gli astronomi consentano di conoscere quasi tutto in merito alle caratteristiche fisico-orbitali del Pianeta. Di GJ 504 b sappiamo però che ha una massa superiore circa quattro volte a quella di Giove e che presenta una temperatura superficiale di 237° Celsius. La Stella attorno alla quale è in orbita è più luminosa e calda del nostro Sole ed è visibile anche ad occhio nudo in direzione della costellazione della vergine.
GJ 504 b potrebbe fornire agli studiosi preziose informazioni per indagare sulle origini del nostro Sistema Solare: grazie ad un metodo di analisi che mette in relazione il colore e il periodo di rotazione dei Pianeti con la loro età, infatti, si è stabilito che è relativamente giovane, contando "appena" 160 milioni di anni. Forse, tra le pieghe della sua recente storia di formazione, si nasconde qualcosa che potrebbe dirci molto sul passato del Sistema a cui apparteniamo.
