Giugno 2015 è stato il più caldo dal 1880
La National Oceanic and Atmospheric Administration ha reso noto che lo scorso giugno è stato il mese più caldo da quando esistono strumenti di misurazione tali da consentire di fare confronti tra un anno e l'altro: ossia dal 1880.
L'agenzia americana meteorologica ha spiegato che diverse aree del globo hanno raggiunto il record di caldo nel giugno del 2015 e che, inoltre, tutta la prima metà dell'anno è stata da record: insomma, quest'anno potrebbe candidarsi ad essere il più caldo "di sempre", o meglio da quando vengono raccolti dati in merito.
L'aspetto decisamente inquietante della notizia è che non si tratta di un picco isolato, bensì di un trend che viene osservato già da diversi anni: per intenderci, giugno 2015 ha superato il precedente record che era stato di giugno 2014. Insomma, si direbbe che la febbre del Pianeta continui a salire in maniera più o meno costante.
Dopo febbraio, marzo e maggio da record, adesso anche giugno ha visto il termometro salire a dei livelli mai conosciuti negli ultimi 136 anni: Nel corso di giugno 2015, la temperatura media sulla superficie del globo è stata superiore alla media del XX secolo di 0,88 gradi Celsius, facendo inoltre registrare 0,12 gradi in più rispetto al precedente massimo segnato nel giugno del 2014.
In pratica, quasi un quarto di grado in più nel giro di un anno: il che può ragionevolmente destare qualche allarme tra gli scienziati del clima. Bisogna infatti tener presente, spiegano gli esperti, i record di temperatura sulla media vengono infranti nell'ordine di qualche centesimo di grado e non di quasi un quarto.
Un semestre così caldo non lo si vedeva dal 2010: e ad essere coinvolto in questo gran ritorno del caldo torrido sarebbe El Niño, il fenomeno climatico che ciclicamente (in media ogni cinque anni) riscalda le acque dell'Oceano Pacifico centrale.
«È quasi impossibile che il 2015 non diventi l'anno più caldo da quando esistono le registrazioni climatiche» sostiene Jessica Blunden del NOAA. Il che significa che, con tutta probabilità, dovremo sudare ancora un bel po'. Mentre la Terra continuerà a diventare sempre più rovente.