video suggerito
video suggerito

Funghi porcini scoperti a 2400 metri di quota sulle Alpi: come ci sono arrivati

Durante un’escursione condotta nel 2016 nella Bassa Engandina, sulle Alpi svizzere, due ricercatori del Politecnico Federale di Zurigo hanno scoperto funghi porcini a 2.400 metri di quota. Oltre al record di altezza, i botanici hanno osservato per la prima volta una simbiosi con il salice nano.
A cura di Andrea Centini
482 CONDIVISIONI
Credit: Stux
Credit: Stux

Scoperti funghi porcini (Boletus edulis) a 2.400 metri di quota sulle Alpi. È la prima volta che questi apprezzatissimi funghi vengono avvistati a una simile altezza nella cornice della catena montuosa europea. Non si tratta infatti del record assoluto, che spetta a porcini trovati a ben 3.500 metri di quota sulle Montagne Rocciose statunitensi. La scoperta risulta comunque particolarmente significativa poiché i funghi sono stati trovati in simbiosi con un salice nano (Salix herbacea), una specie con la quale non erano mai stati visti associati.

La scoperta. A scoprire i porcini alpini d'alta quota sono stati i due ricercatori Adrian Leuchtmann e Artemis Treindl dell'Istituto di Biologia Integrativa presso il Politecnico Federale di Zurigo (ETH), Svizzera. Nel 2016, verso la fine di agosto, gli scienziati erano impegnati in un'escursione con i propri studenti nella nota località sciistica di Motta Naluns, nella Bassa Engandina delle Alpi svizzere, quando ai 2.400 metri si sono imbattuti nei funghi. Fino ad oggi il record di quota in questo ambiente “inospitale” spettava a porcini trovati in Austria e nel Ticino a 2.200 metri sopra al livello del mare.

Credit: Artemis Treindl / ETH Zurich
Credit: Artemis Treindl / ETH Zurich

Un compagno insolito. L'aspetto più sorprendere per i due botanici risiedeva tuttavia nel compagno micorrizico, il già citato salice nano. Il corpo fruttifero dei funghi porcini, quello che finisce saltato in padella, attraverso il micelio si associa alle radici delle piante con le quali avviene uno scambio di sostanze nutritive, utile alla crescita di entrambi. Questa simbiosi col salice nano non era mai stata osservata in precedenza. Secondo Leuchtmann e Treindl la ragione di questa insolita associazione era dovuta alla mancanza di alternative, dato che attorno non c'erano altre piante più adatte.

Funghi d'alta quota. Ma come hanno fatto i porcini ad arrivare a una quota così elevata? Per i due ricercatori è avvenuto a causa del vento, che avrebbe trasportato fin lassù le spore dalle colonie site a quote più basse. I funghi non hanno tuttavia trovato particolari problemi ad adattarsi al nuovo compagno e a prosperare. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Alpine Botany.

482 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views