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Frutti di mare e crostacei meno saporiti per l’acidità dei mari

La futura acidificazione degli oceani comporterà la diminuzione del numero di crostacei e il peggioramento del loro sapore. Entro il 2100 potrebbero infatti esserci il 63% in meno di questi animali: una strage ambientale, ma anche industriale. Il settore ittico subirà importanti conseguenze.
A cura di Zeina Ayache
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Oceani acidi causeranno la diminuzione del numero di crostacei
Oceani acidi causeranno la diminuzione del numero di crostacei

I biologi marini hanno scoperto che i crostacei che vivono in acque di mare acidificate, hanno un sapore amaro. Considerando che l'acqua degli oceani sta diventando sempre più acida a causa dell'elevato livello di anidride carbonica, siamo destinati ad nutrirci di frutti di mare meno gustosi. Gli oceani assorbono infatti circa la metà dell'anidride carbonica emessa nell'atmosfera.

Un mercato in crisi

I ricercatori delle Università di Göteborg e di Plymouth concordano nel credere quanto sia fondamentale studiare gli effetti di eventuali cambiamenti ambientali sul mercato stesso di questi animali. In pratica, se il sapore dei gamberetti sarà diverso, diversa sarà anche la domanda di questo prodotto e il mercato potrebbe andare incontro a grossi stravolgimenti.

Come è stata impostata la ricerca

I crostacei hanno bisogno del loro guscio per salvarsi
I crostacei hanno bisogno del loro guscio per salvarsi

Per scoprire se i gamberi diventino effettivamente più amari, gli studiosi, cui ricerca è stata pubblicata sul Journal of Shellfish Research, hanno immerso per tre settimane centinaia di Pandalus borealis (gamberetti dell'Atlantico e del Pacifico) dentro due vasche differenti. Una con pH 8, lo stesso che si registra attualmente negli oceani, e l'altra a 7.5, quindi l'acidità prevista negli oceani per il 2100. Questa previsione si basa sulla diminuzione del pH di 0,1 unità dall'epoca preindustriale a oggi, il che fa pensare ad un ulteriore acidificazione di 0,4 unità entro 85 anni.

I dati ottenuti

Al termine del tempo previsto, sapore e aspetto dei gamberi erano diversi, mentre la consistenza risultava invariata. Testandone il gusto, i dati hanno dimostrato che quelli immersi in acqua più acida erano 2,6 volte meno buoni, mentre quelli in acqua meno acida, 3,4 volte più buoni. Inoltre sono morti addirittura il 63% dei gamberi lasciati nell'acqua con pH 7,5. Questo esperimento ha dimostrato come i cambiamenti ambientali potrebbero comportare grossi danni all'industria ittica, sia per la scarsa qualità che i crostacei avrebbero, sia per la forte diminuzione del numero di esemplari presenti nei mari.

Cosa causa l'acidificazione?

Il mercato ittico rischia una gravissima crisi
Il mercato ittico rischia una gravissima crisi

L'acidificazione comporta un abbassamento del livello di carbonato di calcio nell'acqua. Questo sale serve ai crostacei per costruirsi il guscio, è evidente che, in sua assenza, la corazza risulterebbe meno resistente, se non inesistente, all'acidità dell'acqua. Molte specie di crostacei sono alla base della catena alimentare, quindi sono il principale cibo di altri animali che, senza di loro, rimarrebbero senza cibo: possiamo dedurne le conseguenze. Siamo di fronte ad una probabile catastrofe.

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