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Fritto e margarina fanno male al cuore: l’OMS dichiara guerra agli acidi grassi ‘trans’

L’Organizzazione Mondiale della Sanità si preoccupa per la nostra salute e decide di dichiarare guerra ai grassi trans, quelli cioè che si trovano nei fritti e nella margarina: queste sostanze sono infatti collegate alle malattie cardiache che ogni anno fanno 500.000 morti.
A cura di Zeina Ayache
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L'Organizzazione Mondiale della Sanità si è schierata contro gli acidi grassi ‘trans' che possiamo trovare in molto alimenti che mangiamo tutti i giorni: questi sarebbero responsabili della morte di 500.000 persone ogni anno, quelle cioè che soffrono di malattie cardiovascolari.

Cosa sono i grassi ‘trans'. I grassi trans industriali sono contenuti nei prodotti di origine vegetale come la margarina, ma anche nel burro chiarificato, negli snack, nei cibi cotti e nei fritti. Questi grassi vengono utilizzati poiché riescono a conservare meglio gli alimenti. Allo stesso tempo però i grassi trans possono far male alla salute se mangiati in grandi quantità: ad esempio possono essere collegati allo sviluppo di malattie cardiache che ogni anno fanno 500.000 morti nel mondo.

Cosa fare dunque? L'OMS fa sapere in un comunitato di essere pronta a ‘battersi' contro i grassi trans attraverso la strategie ‘Replace' composta da sei azioni:

  • Rivedere – controllare le attuali fonti alimentari di grassi trans industriali
  • Promuovere – spingere per rimpiazzare questi grassi con altri più sani
  • Legiferare – mettere in atto azioni regolatorie per eliminare questi grassi dagli alimenti prodotti industrialmente
  • Valutare – per monitorare il contenuto di grassi trans negli approvvigionamenti alimentari e le variazioni del consumo di grassi trans nella popolazione
  • Creare consapevolezza – per insegnare alle persone quali siano i rischi di questi grassi
  • Applicare – far rispettare cioè le politiche e le regole

L'OMS parla ai giovani. “L'Oms chiede ai governi di usare le azioni di Replace per eliminare queste sostanze dal cibo – spiega Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale – La loro implementazione rappresenterebbe una grande vittoria nella lotta alle malattie cardiovascolari": secondo i dati infatti l'1% delle calorie introdotte nella dieta è composto da grassi trans.

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