Fondo Kyoto, sbloccati 600 milioni per la riduzione dei gas serra
Saranno 600 milioni di euro di cui potranno usufruire privati cittadini, interi condomini, fondazioni, piccole imprese e servizi pubblici: arrivano finalmente i finanziamenti dello Stato per incrementare la diffusione di impianti per la produzione di energia pulita. L'installazione di pannelli solari, di pale eoliche, incluse le più piccole ad uso e consumo di una piccola utenza, o di celle a combustibile, la sostituzione di motori elettrici industriali con nuovi dispositivi in grado di garantire una efficienza tecnica più elevata, ma anche le attività di ricerca per lo sviluppo e la messa a punto di tecnologie alternative nell'ambito delle rinnovabili o i progetti per una gestione forestale sostenibile: piccole o grandi iniziative che, grazie al fondo Kyoto potranno essere agevolate a partire dal 15 marzo di quest'anno.
Come si accede al fondo Kyoto. Si tratterà di finanziamenti con un tasso agevolato dello 0.50% annuo, rimborsabili entro un massimo di sei anni che salgono a quindici nel caso dei soggetti pubblici, con rate semestrali; le cifre erogate rappresenteranno una quota parte del costo complessivo del progetto, nello specifico il 70% nel caso di singoli cittadini o persone giuridiche, imprese e condomini e il 90% qualora si tratti di soggetti pubblici. Le domande per accedere ai fondi possono essere presentate a partire dal 2 marzo ed entro il termine del 14 luglio; per accedere alla procedura online è necessario visitare il sito della Cassa depositi e prestiti che si occupa della gestione dell'intera somma. Obiettivo di questo agognato finanziamento è la riduzione delle emissioni di gas serra (nota dolente, per ancora troppi aspetti, nel nostro paese) secondo quanto richiesto dal Protocollo di Kyoto e, in generale, l'incoraggiamento del settore della green economy che, attualmente, è l'unico a non essere vessato dai colpi della crisi mondiale.
Istituito da una finanziaria del 2007. Il Fondo Kyoto, che sarà erogato in tre quote annuali ciascuna da 200 milioni secondo modalità che verranno stabilite dalla concertazione tra Ministero dell'Ambiente e Ministero dello Sviluppo Economico, era stato istituito dalla legge Finanziaria del 2007; è stato presentato ufficialmente giovedì 16 febbraio dai Ministri Corrado Clini e Corrado Passera, dal Presidente della Conferenza Stato Regioni, Vasco Errani, dal Presidente e dal Direttore Generale della Cassa depositi e prestiti Franco Bassanini e Giovanni Gorno Tempini, e dal direttore generale dell'Associazione Bancaria Italiana, Giovanni Sabatini. Il fondo avrà un meccanismo rotativo, ovvero la restituzione delle rate semestrali consentirà il rifinanziamento dei nuovi progetti: se, come si prevede, sarà funzionale e genererà un incremento della domanda, potrebbe costituire un'ottima occasione di rilancio per una parte dell'industria italiana che, mai come in questi tempi di crisi, necessita di un grande incoraggiamento.