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Finalmente sappiamo perché al ristorante siamo indecisi: troppa scelta confonde il cervello

Un team di ricerca internazionale ha dimostrato che avere troppa scelta fa “inceppare” il cervello, rendendoci indecisi sul da farsi. È il motivo per cui abbiamo difficoltà a ordinare al ristorante o magari a comprare un prodotto al supermercato, quando è pieno di valide alternative. Il numero di opzioni che piace al cervello secondo gli scienziati è tra 8 e 15.
A cura di Andrea Centini
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Avere troppa scelta non è sempre positivo, perché il nostro cervello può “incepparsi” mentre calcola costi e benefici di ciascuna delle opzioni che ci si parano innanzi. Il risultato è la classica difficoltà a prendere una decisione, determinata da un fenomeno che gli psicologi chiamano “sovraccarico di scelta”. Probabilmente lo avete già sperimentato innanzi al ricco e prelibato menù di un ristorante, al negozio di souvenir durante una vacanza o magari al supermercato mentre siete alla ricerca di un detersivo o di un pacco di biscotti. Per svelare i meccanismi cerebrali che sottendono al sovraccarico di scelta, un team di ricerca internazionale composto da studiosi del California Institute of Technology (Caltech) di Pasadena, dell'Università di Tubinga e dello IESE Business School di Barcellona ha sottoposto un gruppo di volontari ad alcuni esperimenti durante una risonanza magnetica funzionale (fMRI), scoprendo che il numero migliori di opzioni da cui attingere è compreso tra 8 e 15.

Gli scienziati, guidati dal professor Colin Camerer, docente di economia comportamentale presso l'istituto americano e direttore del Centro “ T&C Chen” per la leadership sociale e decisionale, hanno mostrato ai partecipanti un set di 6, 12 e 24 immagini differenti, chiedendo loro quale avrebbero scelto come tema per un oggetto da mettere in vendita, come ad esempio una tazza per la colazione. Dalle scansioni cerebrali è emersa un'intensa attività in due specifiche aree del cervello: la corteccia cingolata anteriore, nella quale vengono valutati i potenziali costi e benefici delle decisioni, e lo striato, una regione del cervello che determina il valore di ciò che abbiamo innanzi. Camerer e colleghi hanno osservato che la massima attività è stata registrata in presenza di 12 immagini, mentre con 6 e 24 è risultata inferiore. Per quale motivo?

La ragione, spiega Camerer, risiede nel “peso” dell'elaborazione del cervello mentre valuta la ricompensa (la tazza migliore possibile) e la quantità di lavoro necessaria per determinare qual è l'immagine più adatta. In parole semplici, all'aumentare delle opzioni aumenta la possibilità di ricompensa, tuttavia quando la scelta diventa troppo ampia il cervello fa fatica a determinare la soluzione migliore, proprio a causa del sovraccarico. In altri termini, 6 opzioni sono troppo poche mentre 24 troppe, per questo la maggiore attività cerebrale è stata registrata nel mezzo. Sulla base di questo risultato, Camerer e colleghi suggeriscono che il numero di scelte più adatto è compreso tra 8 e 15, in base a vari criteri come percezione della ricompensa, difficoltà nella valutazione delle opzioni e caratteristiche individuali di chi deve scegliere. I dettagli dell'affascinante ricerca sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Behavior.

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