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Farmaco usato per test di gravidanza provocava aborti e malformazioni: l’inchiesta choc

Un test di gravidanza utilizzato tra gli anni ’60 e ’70 oggi è sotto accusa: si ritiene sia responsabile di aborti e malformazioni nei feti. I dettagli dell’inchiesta.
A cura di Zeina Ayache
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Tra gli anni '60 e '70, una donna che voleva sapere se fosse o meno incinta poteva acquistare un farmaco, un test di gravidanza, diverso rispetto a quelli che utilizzano l'urina. Stiamo parlando del Primodos (oggi Duogynon), un test a base di ormoni da assumere sotto forma di due pastiglie contenenti noretisterone e etinilestradiolo. In questi ultimi anni però, il farmaco è finito sotto inchiesta, accusato non solo di provocare l'aborto, ma anche la malformazione dei feti di alcune donne risultate incinte a seguito del test.

Cos'è e come funziona il Primodos

Negli anni '60, il Primodos veniva utilizzato come test di gravidanza. Il suo funzionamento era ‘semplice': la donna assumeva due pastiglie che inducevano le mestruazioni, nel caso in cui non fosse incinta. L'assenza di perdite mestruali, diversamente, indicava che una gravidanza era in atto. Il Primodos era a base di due composti:

  • noretisterone – utilizzato per la sindrome premestruale, è un progestinico che cioè, in associazione con estrogeni, può essere utilizzato per inibire l'ovulazione e quindi come contraccettivo
  • etinilestradiolo – un ormone sessuale femminile, è anche un estrogeno in sintesi contenuto in alcune pillole anticoncezionali associato ad un progestinico.

Se un progestinico e un estrogeno associati insieme danno un contraccettivo, è se il noretisterone è un progestinico che viene assunto con l'etinilestradiolo che è un estrogeno, non risulta difficile credere che il Primodos, composto appunto da queste sostanze, fosse potenzialmente abortivo, soprattutto considerate le dosi che, secondo Sky News che in questi mesi si sta occupando dell'inchiesta, sono da considerarsi al pari di 13 pillole del giorno dopo o 40 pillole contraccettive. E considerato anche che, dal 1975, sulla scatola del Primodos è comparsa la scritta: “Esiste una possibile associazione tra l'uso del Primodos durante la gravidanza e un incremento del rischio di malformazioni congenite. A causa di questo possibile rischio, Primodos non dove essere assunto a meno che la paziente non sia incinta”.

Ma non è tutto. Il vero motivo per cui oggi il Primodos è sotto accusa è la probabilità che, non solo inducesse l'aborto, ma che appunto provocasse malformazioni nei feti. Per saperne di più lo stesso Parlamento inglese ha indetto un'inchiesta per “investigare e valutare i bambini nati con serie deformazioni collegate con l'assunzione del test di gravidanza ormonale tra il 1953 e il 1975”.

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