Farmaci, quali consumiamo e quanto spendiamo nel rapporto AIFA
Dei 26.3 miliardi di euro che costituiscono l'ammontare totale dell'intero mercato farmaceutico (medicinali distribuiti presso farmacie pubbliche e private o attraverso strutture sanitarie ed ospedaliere), i tre quarti sono stati rimborsati dal Sistema Sanitario Nazionale. Di questi, i farmaci per il sistema cardiovascolare rappresentano la categoria a maggiore utilizzo, con circa 5 miliardi spesi in un anno; seguono quelli del sistema nervoso centrale (13% della spesa), dell'apparato gastrointestinale (12.9%) e gli antineoplastici (12%), questi ultimi distribuiti attraverso strutture pubbliche, esclusivamente a carico del SSN. Dall'altro lato, i medicinali maggiormente a carico dei cittadini sono i dermatologici (88% della spesa), del sistema uro-genitale ed ormonali (60%) e dell'apparato muscolo-scheletrico (53%). Ogni mille abitanti sono state prescritte 963 dosi di farmaco giornaliere, un sensibile aumento rispetto alle 580 del 2000.
In merito ai costi, quello che emerge dal rapporto nazionale 2011 dell'AIFA è un incremento del 5% rispetto al 2010 della spesa a carico dei cittadini: il fenomeno è dovuto principalmente all'aumento dell'acquisto privato da parte degli utenti di farmaci di fascia A. Nel frattempo, è cresciuta vertiginosamente di un 34% la cifra sborsata dagli italiani per il ticket, con un totale di 1.337 milioni di euro, pari a circa 21 euro pro-capite: ticket fisso per farmaco o confezione confermato nelle dodici regioni in cui era già previsto ed introdotto da Basilicata, Emilia Romagna, Toscana ed Umbria. Si riduce del 4.6%, di contro, la spesa territoriale a carico del SSN, principalmente in ragione di un abbassamento dei prezzi dei farmaci, mentre un lieve aumento nei consumi, corrispondente ad uno 0.7%, viene registrato per il 2011: valori basati sulle medie del territorio nazionale che, tuttavia, variano da regione a regione, con l'Umbria che presenta il consumo di farmaci più basso a livello territoriale e la Sicilia a fare da contraltare con il più elevato. La stessa Sicilia, con 258 euro pro-capite, è la Regione con la spesa di classe A-SSN più alta, contrapposta al valore più basso presentato dalla Provincia autonoma di Bolzano di 149 euro; da queste stime è esclusa la distribuzione diretta e per conto.
Differenze di costo e di spesa ma anche differenze di categorie nella popolazione: la spesa media per un paziente di età superiore ai 75 anni è maggiore di circa tredici volte rispetto ai cittadini di età compresa tra i 25 ed i 34 anni, una differenza che in termini di dosi raggiunge le diciassette volte. Il 60% della spesa totale e delle dosi sono assorbiti da utenti di età superiore ai 65 anni mentre il 3% è indirizzato verso la fascia di età inferiore ai 14 anni. Variazioni si riscontrano anche a seconda del genere: per quanto riguarda i preparati ormonali sistemici (esclusi ormoni sessuali), l'analisi del rapporto Osmed rileva un consumo uguale e costante che si manifesta a partire dai primi giorni di vita e fino ai quindici anni, dopodiché, nelle successive fasce d'età, la prevalenza d'uso per le donne rimane addirittura doppia di quella degli uomini, con un lieve calo a partire dai 75 anni. Tale dato è spiegabile alla luce della maggiore ricorrenza di patologia tiroidea ed autoimmune nella popolazione femminile.
Per quanto riguarda i farmaci per il sistema uro-genitale e gli ormoni sessuali, la fascia di riferimento che consuma maggiormente rimane quella femminile, ma solo nell'età compresa tre i 15 ed i 54 anni, giustificata con l'utilizzo dei preparati ormonali: a partire dai 55 anni, però, a causa dell'insorgenza delle patologie prostatiche, la prescrizione si sposta maggiormente verso l'utenza maschile. Un consumo maggiore da parte delle donne riguarda anche i farmaci per il sistema nervoso centrale, in particolare gli antidepressivi, con differenze più sensibili al di sopra dei 35 anni; a questi vanno aggiunti i farmaci del sangue, antianemici in particolare, e dell'apparato muscolo-scheletrico. Infine le differenze d'età: tra i bambini, 8 su 10 hanno ricevuto in un anno almeno una prescrizione (in particolar modo farmaci per l'asma e antibiotici) mentre per gli anziani, che presentano per lo più patologie croniche quali diabete ed ipertensione, i livelli di uso e di esposizione sfiorano quasi il 100%.