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Essere felici in 12 minuti, due strategie impensabili per migliorare l’umore: iniziamo ora

La ricerca della felicità sembra essere il chiodo fisso dei nostri tempi, eppure sembra essere difficile da raggiungere. Gli psicologi vengono in nostro aiuto e ci svelano le strategie impensabili e vincenti per migliorare il nostro umore in soli 12 minuti. Vediamole insieme e iniziamo a testarle subito.
A cura di Zeina Ayache
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La felicità sembra essere sempre di più un’ossessione per i tempi moderni, eppure sembra essere sempre più difficile raggiungerla, gli psicologi della Iowa State University ci svelano due semplici e impensabili strategie per sentirci meno ansiosi e più rilassati in soli 12 minuti, scopriamole insieme e iniziamo subito a stare meglio.

Felicità, le strategie per migliorare l’umore. Gli esperti spiegano che invece di concentrarci su noi stessi per essere più felici, dovremmo invece sperare il meglio per gli altri. Per giungere a questa conclusione hanno chiesto ad un gruppo di ragazzi di testare per 12 minuti, semplicemente passeggiando per strada, queste tre diverse strategie

  • Amorevolezza – guardare le persone che si incontrano e sperare sinceramente che siano felici
  • Interconnessione – guardare le persone che si incontrano e immaginarsi che tipo di connessione e legame ci sia tra loro, ad esempio chiedendosi quali sogni, speranze ed emozioni possano condividere
  • Confronto sociale – guardare le persone che si incontrano e pensare a come siano peggiori di loro

Al gruppo di partecipanti che testavano queste tre strategie, è stato associato un altro gruppo di controllo a cui è stato chiesto invece di focalizzarsi sugli aspetti esteriori delle persone incontrate, ad esempio l’abbigliamento, la combinazione di colori, il make-up o gli accessori indossati.

Ogni partecipante è stato sottoposto a questionari utili a misura i livelli di ansia, felicità, stress, empatia e connessione prima e dopo l’esperimento.

Le strategie vincenti. Dai dati raccolti è emerso che le persone che avevano testato la strategia dell’amorevolezza risultavano più felici, connesse ed ematiche, ma anche meno ansiose rispetto a come si sentivano prima dell’esperimento, così anche quelle che avevano testato l’interconnessione. Diversamente, coloro che avevano testato il confronto sociale avevano ottenuto meno benefici rispetto agli altri. Mettersi a confronto con gli altri infatti ci rende meno ematici e connessi, insomma ci fa sentire peggio. Il motivo? Questa strategia è competitiva quindi potrebbe farsi sentire più stressati, ansiosi e depressi.

E non è tutto. Le strategie dell’amorevolezza e dell’interconnessione sono benefiche anche per i soggetti più narcisisti, cioè coloro che tendono a mettersi al centro del loro mondo: questo dimostra che, in generale, preoccuparsi degli altri è un’ottima tecnica per stare meglio, qualsiasi sia il nostro livello di egocentrismo.

Attenzione ai social media. I social media, basandosi per lo più sulla strategia del confronto, ci portano a sentirci più invidiosi, gelosi, arrabbiati: questo spiega anche quanto dimostrato da studi precedenti, e cioè che i social media incrementano il rischio di depressione.

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