Esistono quattro tipi di bevitori, il più ostile è “Mr. Hyde”
I nomi scelti dai ricercatori per descrivere le tipologie di bevitori farebbero pensare ad uno scherzo, eppure si tratta di una ricerca che ha meritato una prestigiosa pubblicazione sullo specialistico "Addiction Research & Theory". Autori dello studio sono i ricercatori di psicologia della University of Missouri, Stati Uniti, che hanno preso in esame 374 studenti della Midwestern university, catalogandoli in quattro tipologie di bevitori: Ernest Hemingway, Mary Poppins, Mr. Hyde e il Professore matto.
La maggior parte, precisamente il 40%, è stata definita "Ernest Hemingway", un indelicato riferimento al problema che il grande scrittore statunitense aveva con l'alcol. Secondo gli studiosi chi rientra in questa categoria di bevitore non mostra grandi cambiamenti nel passaggio dallo stato sobrio a quello dell'ubriachezza. Un "Mary Poppins", invece, se ubriaco va incontro ad una riduzione delle capacità intellettive inferiore alla media degli altri bevitori, ma superiore alla media quanto ad estroversione. Il Professore matto è generalmente un timido che, grazie alla dose "giusta" di alcol, abbatte le barriere per diventare se stesso.
Infine c'è il dr. Hyde, che mostra una propensione maggiore della media a perdere coscienza ed intelletto e minore in estroversione. Il che, detto altrimenti, vuol dire che questa tipologia di bevitori può perdere più facilmente il controllo senza beneficiare di quello che è soltanto un effetto possibile dell'alcol: una maggiore socievolezza. Obiettivo della ricerca non è ovviamente caratterizzare i bevitori attraverso personaggi della letteratura (scrittori come Hemingway o oggetti della narrazione come Mr. Hyde e Mary Poppins) o della cinematografia (come il Professore matto interpretato da Eddie Murphy), ma riuscire ad individuare coloro che più facilmente possono sviluppare una forma di dipendenza alcolica.