Ecco perché la vitamina D è fondamentale per il nostro gatto
Uno studio realizzato dall'Università di Edimburgo, intitolato "Vitamin D Status Predicts 30 Day Mortality in Hospitalised Cats" e pubblicato su PLOS ONE, dimostrerebbe che il segreto del buono stato di salute dei gatti risiederebbe nella quantità di vitamina D presente nel loro sangue. Quanto scoperto potrebbe aiutare sia i veterinari che i proprietari ad effettuare diagnosi e prognosi migliori.
Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno analizzato il sangue di 99 pazienti, a rischio vita, ospedalizzati presso la clinica veterinaria per piccoli animali dell'università, per controllarne i livelli di vitamina D. Secondo i dati raccolti, i soggetti con un maggior livello di vitamina D avevano più probabilità di sopravvivere nell'arco di 30 giorni rispetto a quelli con un livello minore. “Il nostro studio dimostra che misurando la vitamina D nel sangue possiamo predire, con più precisione, il possibile insorgere di eventuali malattie”, fa sapere il Dr Richard Mellanby, a capo della Small Animal Medicine dell'università.
La vitamina D è conosciuta per essere connessa ad alcuni problemi di salute e malattie come il cancro, le infezioni e la sclerosi multipla. Presente nell'olio di pesce, nel formaggio e nelle uova, l'essere umano riesce a produrre la vitamina D anche in seguito all'esposizione ad sole, mentre i gatti riescono ad ottenerla solo attraverso il cibo. Questo non significa che i proprietari debbano integrarla nella pappa quotidiana, come spiega il Dr Mellanby infatti “Troppo vitamina D potrebbe avvelenare il nostro micio. La maggior parte degli alimenti specifici per i gatti contiene la giusta quantità di vitamina D e non c'è bisogno che i proprietari ne aggiungano altra”.
Gli studi effettuati sono solo un punto di partenza. I ricercatori hanno infatti intenzione di procedere con le analisi al fine di comprendere la corretta dosa di vitamina D da somministrare alla dieta dei gatti per aumentare le loro probabilità di sopravvivenza.