Ecco le Quadrantidi, le prime Stelle cadenti del 2015
Ad agosto le Perseidi offrono il loro spettacolo per diversi giorni e, con le loro scie luminose, possono popolare i cieli estivi anche per diverse settimane; anche le Geminidi, associate ai giorni attorno al 13 di dicembre, spesso restano protagoniste delle notti fino a Natale, esattamente come è accaduto quest'anno. Non può dirsi lo stesso delle effimere Quadrantidi, attese questa sera per per uno spettacolo della durata di pochissime notti: un'occasione da non perdere per chi voglia continuare ad esprimere desideri in occasione dell'anno nuovo appena iniziato.
Le stelle cadenti dalla costellazione inesistente
Durano pochissimo e, come se non bastasse, provengono da una Costellazione che "non esiste più": cioè, per essere più precisi, il Quadrante Murale è stato integrato nelle mappe celesti dalla più grande Costellazione di Boote, della quale costituisce la parte settentrionale. Proprio da lì sembrano irradiarsi queste stelle cadenti che caratterizzano l'inizio di gennaio: uno sciame meteorico particolare anche in virtù della sua origine piuttosto singolare. Al pari di quanto accade nel caso delle Geminidi, infatti, pare che il corpo progenitore delle Quadrantidi sia un asteroide, il 196256 (2003 EH1), che a sua volta sarebbe quel che resta di una Cometa, la C/1490 Y1, attestata nella letteratura scientifica già 500 anni fa in seguito alle osservazioni effettuate dagli astronomi cinesi, giapponesi e coreani.
80 meteore l'ora
Questo corpo produce evidentemente una nube di polveri dall'estensione piuttosto ridotta, all'interno della quale quindi la Terra transita in un tempo rapido: ciò implica una durata dello sciame meteorico di poche notti. Ciononostante, comunque, la pioggia potrebbe essere interessante, arrivando a contare fino ad 80 meteore l'ora: unico problema la presenza della Luna che, come è noto, con la sua luce "offusca" un po' tutto il resto. Tuttavia l'aria fredda di questi giorni, diminuendo la presenza di vapore d'acqua nell'aria (ossia l'umidità), dovrebbe quanto meno limitare la diffusione della luminosità lunare nell'atmosfera e favorire chi vorrà sfidare le temperature per regalarsi qualche desiderio, guardando in direzione nordorientale dopo la mezzanotte.