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Cosa sappiamo del Regeneron, il cocktail sperimentale di anticorpi per Covid somministrato a Trump

Il farmaco, prodotto dalla società Regeneron, è ancora in fase di test clinici ma i risultati preliminari della sperimentazione hanno indicato che è in grado di ridurre rapidamente la carica virale e migliorare i sintomi associati a Covid-19. Secondo una nota della Casa Bianca, il Presidente degli Stati Uniti ha ricevuto una dose del trattamento prima di essere trasportato all’ospedale Walter Reed Medical Center, vicino a Washington, dove ha iniziato anche la terapia con Remdesivir.
A cura di Valeria Aiello
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Risultato positivo al coronavirus, il presidente Donad Trump è stato trattato con un cocktail sperimentale di anticorpi per Covid-19 prodotto dalla società americana di biotecnologie Regeneron per cui sono ancora in corso i test clinici. Secondo quanto riportato in una nota della Casa Bianca dal medico di Trump, il dottor Sean Conley, al Presidente è stata subito somministrata una dose di 8 g del trattamento sperimentale, prima del trasferimento presso l’ospedale Walter Reed Medical Center, vicino a Washington.

Trump trattato con un cocktail sperimentale di anticorpi

Attualmente in fase 3 di sperimentazione, il farmaco di Regeneron, chiamato REGN-CoV-2, fa parte di una classe di farmaci sperimentali per Covid-19 noti come anticorpi monoclonali: i risultati preliminari delle prove di fase 1 hanno mostrato che il trattamento è in grado di ridurre rapidamente la carica virale e migliorare i sintomi associati a Covid-19. In particolare, il cocktail di Regeneron contiene un anticorpo prodotto dall’azienda e un secondo isolato dai pazienti guariti dall’infezione, progettato in modo che i due anticorpi si leghino alla proteina Spike del coronavirus Sars-Cov-2, limitando la capacità del patogeno di infettare le cellule. Come detto, il farmaco è ancora in fase di sperimentazione clinica e non ha ricevuto l’approvazione per l’uso di emergenza da parte dell’agenzia regolatoria americana Food and Drug Administration (FDA) ma viene fornito in risposta a una richiesta per uso compassionevole.

Iniziata anche la terapia con Remdesivir

Regeneron ha confermato di aver fornito una singola dose da 8 grammi del trattamento REGN-CoV2 per l’uso da parte del Presidente, la cui diagnosi di coronavirus è stata annunciata insieme a quella della First Lady Melania nella notte tra giovedì e venerdì. In seguito al trasferimento in ospedale, il presidente Trump ha iniziato la terapia con Remdesivir, il farmaco sperimentale sviluppato dalla casa farmaceutica Gilead Science per combattere l'Ebola e approvato per l’'uso di emergenza dalla FDA dopo che i test clinici hanno dimostrato una guarigione più rapida nei pazienti con infezione da coronavirus. Si tratta dello stesso farmaco somministrato anche a Silvio Berlusconi per ridurre la carica virale in seguito al contagio dell’ex Cavaliere.

Martedì scorso, la Regeneron ha pubblicato i dati dei primi test clinici, suggerendo che il trattamento REGN-CoV2 “può rappresentare un sostituto terapeutico per stimolare la risposta immunitaria naturale” e indicando di aver iniziato “a discutere i risultati con le autorità di regolamentazione”. L’analisi, nello specifico, ha incluso i dati ottenuti nel corso della sperimentazione sui primi 275 pazienti arruolati al fine di valutare l’attività antivirale del farmaco e identificare i soggetti con maggiori probabilità di trarre beneficio dal trattamento. “REGN-CoV2 – si legge nello studio – ha ridotto rapidamente la carica virale fino al 7 ° giorno nei pazienti Covid-19 con livelli virali sostanzialmente più alti e una risposta immunitaria non ancora adeguata”.

Regeneron non è l’unicà società che sta sperimentando farmaci anticorpali. Anche la casa farmaceutica Eli Lilly sta testando un anticorpo monoclonale (LY-Cov555) che negli studi di fase 2 ha dimostrato di ridurre significativamente il tasso di ricovero in pazienti Covid-19 con sintomi lievi e moderati. Anche in questo caso, l’anticorpo monoclonale è derivato da anticorpi neutralizzanti ottenuti dai soggetti che hanno sconfitto l’infezione, una strategia che gli esperti vedono come un potenziale trattamento promettente per Covid-19.

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