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Ecco cosa rende il nostro cervello superiore a tutti i computer

Gli uomini verranno sconfitti e sostituiti dalle macchine? Il dilemma apocalittico trova una risposta scientifica grazie ad un esperimento che ha coinvolto migliaia di persone che hanno giocato ad un videogame.
A cura di Zeina Ayache
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Un futuro apocalittico in cui le macchine sconfiggeranno l'uomo è davvero possibile? I computer potranno battere i nostri cervelli? A queste domande cercano di rispondere i ricercatori della Aarhus University che hanno testato le nostre abilità e le hanno messe a confronto con quelle dei computer quantistici, quei dispositivi cioè che riescono ad elaborare le informazioni più velocemente rispetto agli altri computer. I risultato che hanno ottenuto, pubblicati su Nature all'interno dello studio “Exploring the quantum speed limit with computer games”, ci fanno ben sperare e dimostrerebbero come la nostra intelligenza sia, almeno per ora, da considerarsi imbattibile. Perché?

Partiamo dal principio. Per capire se l'uomo e le macchine siano effettivamente in concorrenza nella gara al più intelligente del Pianeta Terra, i ricercatori hanno sviluppato un gioco, chiamato “Quantum Moves”, che attraverso le nostre scelte riesce a mappare il nostro cervello e a spiegare come funzioni rispetto ad un computer quantistico. Il gioco è semplice ed intuitivo, una schermata di fronte a noi ci chiede di muovere un atomo all'interno di percorsi corretti per ottenere il punteggio migliore, “Ogni volta che si gioca, i movimenti del mouse simulano i raggi laser utilizzati in un vero laboratorio quantistico per spostare gli atomi”, spiegano i ricercatori.

I dati raccolti da circa 10.000 persone che hanno partecipato all'esperimento scientifico (ancora disponibile se volete mettervi alla prova) hanno dimostrato che gli umani riescono a risolvere problemi complessi attraverso strategie molto semplici. Se noi andiamo dritti al punto, utilizzando l'intuito, i computer invece prendono in considerazione tutte le opzioni possibili. “La differenza di base è che, per raggiungere un ago in un pagliaio, noi iniziamo a cercarlo intuitivamente e basandosi sulle esperienze passate senza sapere dove si trova (questo ci permette di evitare una serie di possibili soluzioni fallimentari)”.

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[Foto Primo livello di Quantum Moves]

La conclusione dei ricercatori è che le nostre soluzioni intuitive (e risolutive) si rivelano poi compatibili con quelle migliori trovate dai computer. Insomma, a quanto pare non dobbiamo preoccuparci di venire sconfitti dalle macchine, se non per questioni pratiche come le indicazioni stradali o gli scacchi.

Ma se un giorno anche le macchine potessero essere costruite in modo da ragionare per intuito, noi che fine faremmo?

[Foto di ComFreak]

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