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Ecco come i video porno possono salvare le balene

Spiaggiamenti incontrollati e morti inspiegabili, i cetacei sono animali fortemente a rischio a causa dell’inquinamento provocato dall’uomo. A sostegno di questi abitanti dei mari si schiera anche Pornhub con una campagna animalista.
A cura di Zeina Ayache
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Quando la natura chiama, l'uomo risponde. Non sempre è così, o comunque non nel senso più ambientalista che possa venirci in mente. A dare però un'attitudine pro-ambiente agli esseri umani ci pensa Pornhub, il sito gratuito di video per adulti, che attraverso la campagna “Save the Whales” invita gli utenti a dare la propria mano alla causa delle balene. Come? Semplicemente continuando ad approfittare dei servizi offerti dal portale stesso.

La campagna infatti prevede la donazione, da parte di Pornhub, di 1 cent ogni 2.000 video visualizzati tra il 13 e il 29 febbraio. Quanto raccolto andrà poi alla Moclips Cetological Society, un'organizzazione non-profit che, dal 1969, si occupa di documentare e studiare gli spiaggiamenti dei cetacei e che si batte per sensibilizzare le persone al fine di difendere questi animali a rischio.

Ma perché proprio i cetacei? Ken Balcomb, presidente della MCS, spiega che questi animali hanno un forte istinto sessuale e condividono rapporti sociali che non si limitano alla procreazione, questa loro somiglianza con gli esseri umani crea empatia, ma non abbastanza da fermare la caccia alle balene e la pesca eccessiva che ogni anno riducono la popolazione di questa specie influenzando negativamente gli ecosistemi di cui fanno parte.

Ne sa qualcosa la balena franca nordatlantica che, vittima dell'inquinamento dell'uomo, si è vista ridurre all'osso la popolazione. Oggi infatti si contano solo 300 esemplari di questo animale nell'Oceano Atlantico Settentrionale. E non dimentichiamoci lo spiaggiamento massivo più imponente di tutti i tempi, quello che ha portato alla morte di oltre 300 balene trovate nelle acque della Patagonia. Un dramma che ancora non ha una spiegazione.

Pornhub cerca dunque di aiutare le balene e, per il momento, le (oltre) 2.500.000.000 visualizzazioni hanno portato a raccogliere 12.500 dollari e restano ancora un paio di settimana per dare una mano ai cetacei.

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