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Eccezionale tempesta geomagnetica in corso: aurore boreali più vicine e satelliti disturbati

Gli scienziati ci fanno sapere che in questi giorni è in corso un’eccezionale tempesta solare che sta provocando aurore boreali spettacolari più a sud rispetto al solito, quindi in Canada e nel nord America, e non solo, potrebbe disturbare i satelliti e la navigazione satellitare. Ecco cosa c’è da sapere.
A cura di Zeina Ayache
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È in corso una delle più potenti tempeste geomagnetiche dei tempi recenti, iniziata lo scorso 14 maggio proseguirà ancora fino a domani e questo avrà diverse conseguenze: alcune più positive, altre più negative. Vediamo insieme cosa c’è da sapere sulla tempesta geomagnetica che ci sta attraversando.

Spettacolari aurore boreali. Grazie all’attuale tempesta geomagnetica proveniente dal Sole, nel nord degli Stati Uniti e in quasi tutto il Canada sarà possibile assistere ad uno spettacolo per il quale bisognerebbe spostarsi ancora più a nord: stiamo parlando delle aurore boreali. Questo è quanto sostiene lo Space Weather Prediction Center che ha classificato l’attuale tempesta geomagnetica come G2, moderata.

Attenzione ai satelliti. Secondo gli esperti del Lebedev Physical Institute of the Russian Academy of Sciences (LPI RAS), la tempesta solare in corso potrebbe disturbare i satelliti in orbita, creando qualche problema ai navigatori satellitare e alla comunicazioni, come ad esempio quelle radio.

Cosa sta provocando la tempesta geomagnetica. Una tempesta geomagnetica, o solare, è un disturbo della magnotosfera del nostro Pianeta provocato dall’attività del Sole che, di solito, è passeggero e varia di intensità. In pratica il Sole produce emissioni di materia dalla sua corona che generano un vento solare molto forte le cui particelle si ‘scontrano’ sul campo magnetico della Terra.

Dobbiamo preoccuparci? Secondo i dati riportati, l’attuale tempesta solare non dovrebbe preoccuparci, semmai possiamo essere invidiosi di coloro che vivono nel nord degli Stati Uniti e in Canada e che potranno assistere ad inusuali (per questioni geografiche) aurore boreali, che sono appunto il risultato visivo dell’interazione delle particelle provenienti dal vengo solare e della ionosfera terrestre.

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