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Ebola, mai così tanti decessi: ora sono 518

Il numero di contagi e decessi continua a salire, mentre l’Oms incontra resistenze all’installazione di centri di emergenza locali.
A cura di Redazione Scienze
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Continua a salire il numero dei morti causati dall'epidemia di ebola in Africa. Nella lista delle vittime viene scritto anche il nome di un cittadino americano in Ghana, che era stato ricoverato nella clinica Nyaho di Accra e che si ritiene possa essere stato il primo caso di ebola nel paese. I test più recenti avevano dato risultato negativo al test ed è dunque possibile che il cittadino statunitense sia deceduto per una reazione ad un farmaco.

La statistica aveva già definito il dramma, portando l'OMS a qualificare quella in corso come la più grande epidemia di ebola mai registratasi da quando è stato scoperto il virus. Ora i contagi sono 844, i decessi 518. Rispetto agli ultimi aggiornamenti si contano dunque 9 decessi e 16 nuovi contagi in Liberia, 14 morti e 34 nuovi contagi in Sierra Leone e due morti in Guinea e nessun nuovo contagio nelle ultime due settimane. I numeri del contagio nei tre paesi interessati sono i seguenti:

  • Guinea: 408 contagiati (294 confermati, 96 probabili e 18 sospetti) e 307 decessi (195 confermate, 96 probabili e 16 sospetti);
  • Liberia: 131 casi (63 confermati, 30 probabili e 38 sospetti) e 84 decessi (41 confermati, 28 probabili e 15 sospetti);
  • Sierra Leone: 305 casi (269 confermati, 34 probabili e 2 sospetti) e 127 decessi (114 confermate, 11 probabili, e 2 sospetti).

L'epidemia non si arresta, fa osserva l'Organizzazione Mondiale della Sanità. A complicare la situazione è la diffidenza dei locali verso il personale medico. Alcuni centri di emergenza sono stati costretti a chiudere dopo l'aggressione subito dagli operatori sanitari. Piuttosto che chiudere le frontiere, l'Oms ha deciso di attuare una politica di educazione delle cittadinanze locali e di vigilanza negli aeroporti. Intanto si è svolta una riunione di emergenza che ha visto la partecipazione dei ministri della Sanità di undici paesi africani, che si sono impegnati ad offrire i propri sostegno e collaborazione al fine di eliminare i focolai della malattia.

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