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E’ italiano il cemento che mangia lo smog

Mille metri quadrati ripuliscono l’aria dell’inquinamento prodotto da trenta automobili: un muro di calcestruzzo che equivale a 30 alberi sempreverdi.
A cura di Redazione Scienze
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Poco meno di un anno fa parlammo dell'enorme aspirapolvere che avrebbe ripulito il cielo di Londra dall'anidride carbonica che minaccia le megalopoli britannica. Apparentemente meno costoso e avventuroso – e quindi più fattibile – è il progetto dell'italiano Luigi Cassar, che con il suo "cemento mangia-smog" è arrivato alla finale del 17 giugno degli European Inventor Award dell’EPO (European Patent Office) nella categoria Industry. TX Active è l'innovazione del gruppo Italcementi che prospetta città in cui le mura dei palazzi assolveranno assolveranno anche ad un compito "ecologico", oltre a quello di sostegno delle abitazioni. Come ha ricordato l'azienda, "la prima messa in opera di questo speciale cemento fu per la costruzione della chiesa romana Dives in Misericordia firmata dall’archistar americana Richard Meier, con le sue vele di calcestruzzo bianche, enormi e scintillanti". Fu in quell'occasione che si osservò che l'aria circostante la chiesa era meno inquinata di quella della zona.

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Le superfici del calcestruzzo sono capaci di ridurre del 70% circa l'ossido di azoto, l'elemento che contribuisce alla formazione del particolato, le cosiddette "polveri sottili" capaci di entrare nel sangue. Il segreto è nell'ossido di titanio presente nel cemento che accelera e rende innocui gli agenti inquinanti. Secondo valutazioni di Italcementi "in una grande città come Milano ad esempio, i ricercatori hanno calcolato che – sulla base delle evidenze sperimentali – rivestire con prodotti a base di cemento contenenti Tx Active il 15% delle superfici urbane a vista consentirebbe di ridurre l’inquinamento di circa il 50%; oppure l’applicazione di mille metri quadrati di prodotto equivale a piantare 80 alberi sempre verdi" e alla neutralizzazione dell'inquinamento di trenta automobili.

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