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Due vaccini Covid mostrano di essere sicuri per l’uso nei bambini più piccoli

Test preclinici su giovani esemplari di macachi rhesus hanno indicato che il vaccino a mRna di Moderna e un vaccino a base di proteine inducono una robusta risposta immunitaria senza eventi avversi dopo la vaccinazione, supportando l’avanzamento della sperimentazione clinica al di sotto di 1 anno di età.
A cura di Valeria Aiello
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Due vaccini anti-Covid – quello a mRna di Moderna e un secondo siero a base di proteine – hanno dato prova di essere sicuri per l’uso nei bambini più piccoli. È quanto emerge dai dati di uno studio pubblicato su Science Immunology che supporta l’avanzamento della sperimentazione clinica al di sotto di 1 anno di età, indicando in modelli animali che entrambi vaccini hanno indotto una robusta risposta immunitaria senza eventi avversi dopo la somministrazione.

Nel dettaglio, la ricerca ha evidenziato che i due vaccini, somministrati con un regime a due dosi a distanza di 4 settimane a giovani esemplari di macachi rhesus (età media 2,2 mesi, corrispondente a 9 mesi negli umani), hanno suscitato forti risposte anticorpali dirette contro Sars-Cov-2, risultando ben tollerati.

Il livello di potenti anticorpi che abbiamo osservato era paragonabile a quello che è stato visto nei macachi adulti, anche se il dosaggio impiegato (per il siero a mRna di Moderna, ndr) era di 30 microgrammi e non di 100 microgrammi come per gli adulti” ha affermato Kristina De Paris, professoressa di microbiologia e immunologia presso la School of Medicine dell’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill e coautrice senior dello studio insieme a Sallie Permar del Cornell Weill Medical College di New York. “Con il vaccino di Moderna – ha aggiunto De Paris – abbiamo anche osservato una forte risposta specifica di cellule T che sappiamo essere importanti per limitare la gravità della malattia”.

L’immunizzazione, che ha coinvolto 16 macachi rhesus (8 maschi e 8 femmine), è stata condotta preso il California National Primate Research Center. “Ogni animale – indicano i ricercatori in una nota – ha ricevuto uno dei due tipi di vaccino: una versione preclinica del vaccino Moderna a mRna o un vaccino a base di proteine sviluppato dal Centro di ricerca sui vaccini dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive (NIAID) con un adiuvante 3M che stimola le cellule attraverso il recettore toll-simile 7 e 8. Questo adiuvante è stato formulato in un’emulsione dall’ Infectious Disease Research Institute (IDRI)”.

Entrambi i vaccini hanno prodotto un’elevata quantità di anticorpi neutralizzanti IgG contro Sars-Cov-2 e una risposta cellulare specifica, tra cui le cellule immunitarie T helper di tipo 1. “È importante sottolineare che i vaccini non hanno suscitato risposte T helper di tipo 2, che possono essere dannose per l’efficacia e la sicurezza del vaccino nei neonati – puntualizzano gli studiosi – . Abbiamo voluto essere sicuri di verificare l’eventuale presenza nel plasma sanguigno di tutti i macachi per essere certi che nessuno dei due vaccini producesse una tale risposta”.

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