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Dove sono stati riaperti i ristoranti si è osservato un aumento dei casi di Covid

Lo indicano i dati dell’ultimo report dei CDC che evidenziano un nesso temporale tra gli aumenti dei dati epidemiologici e la ripresa delle attività di somministrazione di cibi e bevande: “Incrementi a sei settimane e a due mesi nei tassi di casi giornalieri e di decessi per Covid-19”.
A cura di Valeria Aiello
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La riapertura dei ristoranti è associata a un aumento dei casi di Covid-19 a sei settimane e a un incremento dei decessi per Covid-19 a due mesi. Lo indicano i ricercatori dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC), l’ente governativo che si occupa della Salute pubblica negli Stati Uniti d’America, fornendo nuove evidenze sulla variazione dei dati epidemiologici in seguito alla revoca delle limitazioni sull’uso delle mascherine e alla possibilità per gli esercizi di ristorazione di tornare a somministrare cibi e bevande al chiuso e all’aperto. In particolare, i ricercatori hanno valutato quanto accaduto in oltre tremila contee degli Stati Uniti nel periodo compreso tra il 1° marzo e il 31 dicembre 2020, evidenziando un nesso temporale tra la riapertura dei ristoranti e gli aumenti nei tassi di crescita giornaliera di casi e decessi per Covid.

Contagi in aumento dove riaperti i ristoranti

La riapertura dei ristoranti è associata a una maggiore diffusione virale” scrivono nell’ultimo report gli studiosi dei CDC Covid-19 Response Team e Public Health Program. “Consentire di consumare pasti in loco è associato a incrementi nel tasso di crescita giornaliera dei casi di Covid-19 – 0,9 (p = 0,02), 1,2 (p < 0,01) e 1,1 (p = 0,04) punti percentuali rispettivamente a 41-60, 61-80 e 81-100 giorni dopo la revoca delle restrizioni – e nel tasso di crescita dei decessi – aumenti di 2,2 e 3,0 punti percentuali rispettivamente a 61-80 e 81-100 giorni dopo la revoca delle restrizioni (p < 0,01 per entrambi)”. Gli studiosi hanno inoltre indicato che l’uso delle mascherine è invece associato a una diminuzione di 0,5 punti percentuali (p = 0,02) dei casi di Covid-19 giornalieri a 1-20 giorni dopo l’implementazione, e a una riduzione di 1,1 fino a 1,8 punti percentuali (p < 0,01) dei contagi da 21-40 a 81-100 giorni dopo l’implementazione.

L’analisi, pur non dimostrando un rapporto causa-effetto, sottolinea l’efficacia delle misure di contrasto nel frenare la diffusione virale, confermando i risultati di altre ricerche che indicano come l’uso delle mascherine riduca il tasso di infezioni e il ruolo degli ambienti chiusi nella trasmissione virale attraverso gli aerosol respiratori. “L’introduzione dell’uso delle mascherine è associato alla riduzione dei casi di Covid e dei ricoveri, mentre la ripresa della somministrazione di pasti in loco nei ristoranti, un noto fattore di rischio legato all’infezione da Sars-Cov-2, è associata a un aumento dei casi di Covid-19 e dei decessi per Covid-19, in particolare in assenza di uso delle mascherine”. In tal senso, “vietare di consumare al ristorante potrebbe aiutare a limitare la potenziale esposizione a Sars-CoV-2, riducendo il rischio di diffusione di Covid-19” indicano i CDC.

Tuttavia, aggiunge l’Agenzia governativa, questa limitazione potrebbe “interrompere la vita quotidiana e avere un impatto negativo sull’economia e sull’industria dei servizi alimentari. Pertanto, nel caso i ristoratori riprendano a servire i propri clienti, i CDC raccomandano di seguire le linee guida per gli operatori di ristoranti e bar per ridurre il rischio di contagio.

Il messaggio è che, se i ristoranti stanno per essere aperti per consumare in loco, è importante seguire le linee guida dei CDC per farlo in modo sicuro ed efficace” ha affermato Gery P. Guy del Covid-19 Response team dei CDC e autore corrispondente del rapporto. Queste includono “tutto, dal fatto che il personale rimanga a casa se mostra sintomi di Covid o se è risultato positivo oppure è stato in contatto con un caso positivo, fino all’obbligo di mascherine per i dipendenti e i clienti che non mangiano o bevono attivamente”. Le altre raccomandazioni includono un’adeguata ventilazione degli ambienti, la possibilità di mangiare all’aperto, il distanziamento dei tavoli, il lavaggio frequente delle mani e l’igiene delle superfici più esposte, come i registratori di cassa, i terminali di pagamento, le maniglie delle porte e i tavoli.

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