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Dormire poco fa sentire soli: la solitudine che proviamo è contagiosa

Dormire poco non fa solo male alla salute, ma danneggia anche la nostra vita sociale: ci fa passare la voglia di uscire con gli amici e la solitudine che proviamo diventa contagiosa. Gli esperti ci mostrano quali sono i rischi della privazione del sonno e quali sono gli effetti su di noi e sulle persone che ci circondano.
A cura di Zeina Ayache
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Dormire poco ci fa sentire più soli e la solitudine che proviamo, oltre a indurre le persone a ritenerci meno socievoli, è anche contagiosa. La conferma arriva dai ricercatori della University of California – Berkeley che, sulla rivista Natura Communications, hanno pubblicato lo studio intitolato “Sleep loss causes social withdrawal and loneliness”, attraverso il quale hanno scoperto appunto le conseguenze della privazione del sonno sulla nostra vita sociale.

Lo studio. Per giungere alle loro conclusioni, i ricercatori hanno effettuato alcuni test. Nel primo esperimento hanno osservato l'attività del cervello attraverso risonanza magnetica funzionale. In pratica hanno chiesto ad alcuni adulti giovani e sani di seguire un ritmo sonno-veglia regolare, ad altri invece di non dormire la notte. Successivamente, a tutti i volontari è stato chiesto di guardare alcune clip video in cui venivano mostrate persone con espressioni del volto neutrali che si avvicinavano verso di loro e di premere un apposito pulsante quando, secondo loro, erano troppo vicine. Come previsto, i ricercatori fanno sapere che le persone private del sonno tendevano a volere tenere i finti passanti a distanze maggiori rispetto a coloro che avevano rispostato. Gli esperti hanno inoltre scannerizzaro l'attività del cervello dei soggetti e hanno notato che un'area in particolare si attivava maggiormente nei soggetti più ‘stanchi', quella dello ‘spazio vicino' che è coinvolta di solito quando percepiamo l'avvicinarsi di potenziali pericoli. Al contrario, fanno sapere, l'area che si attiva per incoraggiare le interazioni sociali, chiamato il network della ‘teoria della mente', risultava completamente disattivata in chi era stato privato del sonno.

La solitudine ci rende ancor più soli ed è contagiosa. Ulteriori esperimenti hanno dimostrato che osservare una persona privata del sonno ci porta a considerarla solo proprio per il suo modo di apparire e ci induce ad avere meno voglia di interagire con lei: questo dimostra che dormire poco non solo induce noi stessi a voler interagire di meno con le persone, ma porta anche le altre persone a voler relazionarsi meno con noi. E non è tutto. Un terzo test ha dimostrato che osservare una persona privata del sonno che ci sembra sola, fa sentire più soli anche noi, quasi come se la solitudine fosse contagiosa.

Conclusioni. Le conseguenze devastanti della privazione del sonno sulla nostra vita sociale sono un'ulteriore dimostrazione di quanto sia importante trovare il giusto tempo da dedicare a questa attività che non è dunque meno importante di altre.

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