134 CONDIVISIONI

Dito perso per il morso di un cavallo viene rigenerato con le staminali del maiale

Le cellule staminali hanno “aiutato” quelle della mano nella ricrescita del dito. L’eccezionalità della cura è frutto di una tecnica che il chirurgo Eugenio Rodriguez sta sperimentando da tre anni.
A cura di Redazione Scienze
134 CONDIVISIONI
Immagine

Quando perse il suo dito, sembrava non ci fosse altra strada da quella della rassegnazione. Per Pul Halpern, fantino trentatreenne del New Jersey residente in Florida, l'incidente avvenne durante un'operazione per lui banale e apparentemente non pericolosa. La perdita di parte dell'indice avvenne mentre stava dando da mangiare al proprio cavallo, che gli mozzò un terzo del dito. Halpern raccolse subito la parte mancante e si recò all'ospedale, ma qui i medici gli dissero che non c'era nulla da fare. La compagnia di assicurazione del fantino, invece, gli suggerì di farsi amputare anche i restanti due terzi. Halpern tuttavia non si diede per vinto e si rivolse ad un chirurgo di fama internazionale di Deerfield Beach (Florida), Eugenio Rodriguez.

Il dott. Rodriguez ha applicato un ponte che si estendeva dalla parte mozzata del dito, proseguendo verso la parte mancante, raccomandando al paziente di applicare una polvere sulla parte ferita e di utilizzare una protezione. La cura è durata due mesi, durante i quali si sono riformate struttura ossea, carne, pelle ed unghie. La particolarità dell'operazione che ne fa un unico è la composizione della polverina applicata quotidianamente da Halpern: cellule staminali provenienti dal maiale che hanno interagito con l'organismo del paziente e si sono "specializzate" in organismi che, per dirla con le parole di Rodriguez, "hanno dato man forte alle cellule del dito spingendole a riprodursi".

Ha spiegato Halpern: “All’inizio non mi ero accorto che la tecnica usata stava avendo successo, poi con piacevole sorpresa ho visto che il dito stava ricrescendo coperto da pelle cicatrizzata. Alla fine ho visto crescere anche l’unghia. Penso che si sia trattato di qualcosa di miracoloso”. La tecnica usata sul fantino è il frutto di una sperimentazione che Rodriguez sta portando avanti da tre anni, dei quali tuttavia l'operazione su Halpern rappresenta il momento di massimo sviluppo di una cura che potrebbe trovare ampia applicazione.

134 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views