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Dieta vegana bocciata dai pediatri: perché non va bene in età evolutiva

A causa delle necessità nutrizionali dei più piccoli, le diete vegetariane e in particolar modo quelle vegane non possono essere raccomandate in età evolutiva. I rischi indicati dagli esperti della Società italiana di pediatria.
A cura di Andrea Centini
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Le diete vegane e vegetariane non possono essere raccomandate in età evolutiva, cioè ai bambini. E non sono adeguate nemmeno al fabbisogno nutrizionale delle donne in gravidanza. È la perentoria posizione espressa da Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS), Federazione medici pediatri (FIMP) e Federazione italiana medicina perinatale (SIMP) in merito a questi modelli alimentari, spesso balzati agli onori della cronaca per scelte attuate da genitori nei confronti dei propri figli piccoli. Come il caso di una coppia che chiedeva esplicitamente pasti vegani all'asilo nido per la figlia, un desiderio rispedito al mittente dal Tar di Bolzano cui erano ricorsi dopo il diniego espresso dalla dirigente scolastica, sostenuta anche dal regolamento comunale (i pasti personalizzati sono previsti solo per problemi di salute).

Proprio commentando questo episodio, il pediatra Claudio Maffeis dell'Università di Verona e referente della Società italiana di pediatria (SIP) ha sottolineato i limiti e soprattutto i rischi dell'alimentazione vegana, in particolar modo per i più piccoli. Se i nutrienti necessari al fabbisogno dei bambini non vengono garantiti, come indica lo specialista possono emergere problemi al sistema nervoso centrale e all'accrescimento, oltre che il rischio di sviluppare l'anemia. Il medico si è dunque scagliato contro le diete fai-da-te, soprattutto verso quelle legate a modelli alimentari che richiedono un'opportuna integrazione, come quella vegana.

“L'alimentazione onnivora è quella proposta dalla Società italiana di Nutrizione Umana come quella di riferimento, quella vegetariana può essere utilizzata (lattoovovegetariana) purché anche questa seguita bene, quella vegana resta sempre da integrare a tutte le età e comporta di seguire bene il bambino nel tempo e monitorarlo attentamente”, ha sottolineato Maffeis. I dibattiti su costi e benefici dei vari modelli alimentari sono destinati a persistere, anche alla luce di atteggiamenti faziosi da parte di tutti gli "schieramenti", ma è indubbio che l'autorevole parere degli esperti, soprattutto quando è in gioco la salute dei bambini, non può assolutamente essere messo in disparte per le proprie convinzioni personali.

[Credit: Samueles]

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