Dicembre con le Geminidi
L'ultima luna nuova del 2015, che cade l'11 di dicembre, ci farà un dono speciale: l'assenza quasi totale del chiarore notturno, condizione ideale per ammirare al meglio uno dei più straordinari spettacoli celesti. Sì, perché le prossime notti saranno illuminate dallo sciame meteorico delle Geminidi: il picco è previsto per il 13 e il 14 di dicembre, le possibilità di osservazione sono comunque prolungate fino al 17 e quest'anno, secondo quanto annunciato dalla NASA, potremmo essere veramente sorpresi da una pioggia di meteore particolarmente intensa.
Le stelle cadenti di dicembre hanno una particolarità che le distingue da tutti gli altri sciami meteorici che sfrecciano periodicamente nei nostri cieli: anziché essere originate da una cometa, infatti, esse provengono da un asteroide, chiamato 3200 Phaethon.
Questo corpo progenitore, dalle modeste dimensioni di 5,10 chilometri di diametro, è stato individuato soltanto nel 1983, grazie all'Infrared Astronomical Satellite; il nome è stato scelto in ragione della sua estrema vicinanza al Sole (Fetonte guidò il carro del Sole del padre Apollo ma si avvicinò troppo alla Stella, finendo poi tragicamente).
In realtà, non c'è sicurezza da parte del mondo scientifico sulla classificazione di Phaethon: quando esso si avvicina al Sole, non sviluppa la coda delle comete e si mostra esattamente come un asteroide roccioso; oltretutto il materiale che rilascia – e che a contatto con l'atmosfera da origine allo sciame delle Geminidi – risulta molto più denso di quello delle comete. Ma potrebbe anche trattarsi di un oggetto molto particolare, ossia di una cometa rocciosa.
Il nome Geminidi, invece, si riferisce alla posizione apparente nei cieli da cui sembrano provenire le scie luminose: il radiante è infatti posto nella Costellazione dei Gemelli.