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Diagnosticare un infarto grazie ad un test del sangue ad alta sensibilità

Un test del sangue ad alta sensibilità che analizza la concentrazione di troponina permetterà di diagnosticare l’effettivo rischio di infarto nei pazienti che si recano al Pronto Soccorso presentando alcuni sintomi come il dolore al petto.
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A cura di Zeina Ayache
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Diagnosi infarto
Diagnosi infarto

Gli studiosi dell'Università di Edimburgo sono riusciti a realizzare un test del sangue che permette di capire se il paziente che presenta dolori al petto sia, o meno, effettivamente a rischio infarto. Lo studio, intitolato “High-sensitivity cardiac troponin I at presentation in patients with suspected acute coronary syndrome: a cohort study” e pubblicato su The Lancet, è partito dalla consapevolezza che una delle ragioni più comuni per le quali i cittadini si recano al Pronto Soccorso è il sospetto di essere stati colpiti da sindrome coronarica acuta che si insinua in seguito a dolore toracico che si irradia al braccio sinistro. Questo giustificato allarmismo, oltre a procurare stress nel paziente, risulta oneroso per l'ospedale stesso poiché per diagnosticare l'infarto sono necessari ripetuti test. Ad oggi, grazie a quanto scoperto dai ricercatori di Edimburgo, l'iter diagnostico potrebbe finalmente snellirsi grazie a semplici analisi del sangue.

Per giungere a questa conclusione, gli scienziati hanno analizzato 6.304 pazienti con sospetta sindrome coronarica acuta e ne hanno misurato le concentrazioni di troponina I nel sangue utilizzando un test ad alta sensibilità che è stato ripetuto a distanza di 30 giorni e che ha analizzato le concentrazioni di troponina sia in relazione ai primi sintomi che dopo l'infarto così come in caso di decesso.

Dopo aver analizzato i casi clinici, quindi quanti tra i pazienti presi in considerazione abbiamo poi sviluppato o meno un infarto miocardico o siano addirittura morti, i ricercatori hanno scoperto che tra i soggetti “sani” (quindi che anche in presenza dei sintomi non hanno avuto un infarto) le concentrazioni di troponina erano minori di 5ng/L.

I dati raccolti evidenziano come un test simile del sangue, che identifica il livello di concentrazione della tropanina, possa aiutare i medici degli ospedali a velocizzare le procedure di ammissione o dimissione dei pazienti che si presentano al Pronto Soccorsi con i sintomi di un infarto.

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