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Diabete, pazienti quadruplicati in poco più di trent’anni

L’allarme lanciato dalla World Health Organization.
A cura di Nadia Vitali
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In occasione della Giornata Mondiale della Salute, che ogni 7 aprile celebra la nascita dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, è stato lanciato un allarme che riguarda i 422 milioni di individui adulti che attualmente vivono con il diabete, principalmente nei Paesi sviluppati.

Da 108 a 422 milioni

Il numero di persone adulte che vivono con il diabete è quasi quadruplicato dal 1980: i fattori maggiormente correlati con questo drammatico aumento sono il sovrappeso e l'obesità ed ecco perché è, oggi più che mai, necessario accendere l'attenzione sul fenomeno, allo scopo di far partire intense campagne di prevenzione, oltre che di trattamento della malattia. Ridurre i fattori di rischio e rafforzare la capacità delle nazioni di venire incontro alle esigenze dei pazienti con diabete, per ricevere i trattamenti e le cure necessarie per gestire la propria condizione.

Se vogliamo fare dei progressi contro la diffusione del diabete, siamo obbligati a ripensare alle nostre vite quotidiane: mangiare sano, essere fisicamente attivi ed evitare di accumulare troppo peso. Anche in condizioni di povertà, i Governi devono assicurare alle persone di poter avere accesso a queste scelte salutari, mentre i sistemi sanitari devono essere in grado di fornire diagnosi e trattamento per i pazienti con diabete. – Dr Margaret Chan, direttore generale dell'OMS

A proposito di diabete

Il diabete si caratterizza per gli elevati livelli di glucosio nel sangue del paziente ed è causato o dal malfunzionamento del pancreas che non produce a sufficienza l'ormone che regola la quantità di zucchero nel sangue, ossia l'insulina, o dall'impossibilità dell'organismo di assorbire l'insulina prodotta.

Come già accennato, la sua diffusione è quadruplicata in poco più di trent'anni, con caratteristiche epidemiche che implicano elevati costi socioeconomici, soprattutto nei Paesi sviluppati: proprio in questi Stati, dove un individuo su tre di età superiore a 18 anni è sovrappeso, e un su dieci è obeso, l'emergenza è più grave.

Le complicazioni legate al diabete possono portare ad attacchi cardiaci, ictus, cecità, problemi ai reni e amputazione degli arti inferiori. Il diabete ha causato un milione e mezzo di decessi nel 2012: il 43% di queste morti sono state premature e sarebbero state largamente evitabili attraverso la promozione di iniziative volte sia a migliorare gli stili di vita delle persone, sia a spingerle ad individuare, e curare adeguatamente, la malattia.

I propositi dell'OMS

Una buona gestione del problema significa una dieta sana, il ricorso ad un piccolo set di farmaci, l'educazione alla cura personale del diabete, il ricorso regolare a screening in grado di individuare tempestivamente qualunque complicazione. Molti sono i casi di diabete che possono essere prevenuti e le misure esistono già tutte per farlo: sta ai Governi, adesso, rendersi conto del fatto che la situazione merita un'attenzione particolare, visti i numeri in crescita.

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