Decorazioni stellari
Una pioggia di stelle blu sfavillanti, la cui luce infonde energia al gas rilasciato da una recente formazione stellare: è questo lo spettacolo fotografato dal Very Large Telescope dell'ESO, una nebulosa ad emissione estremamente colorata, chiamata LHA 120-N55, più nota semplicemente come N55.
N55 è una nube di gas incandescente, avvolta da una super-bolla che la protegge come un grande guscio chiamata LMC 4: un involucro che si forma quando i forti venti prodotti dalle stelle appena formate, assieme alle onde d'urto delle esplosioni di supernova, spazzano via la maggior parte del gas e delle polveri che le circondavano inizialmente e creano delle enormi cavità dalla forma di bolla, che possono raggiungere anche le centinaia di anni luce di dimensione.
Questa volta, però, del materiale è riuscito a salvarsi: la nebulosa N55, infatti, è una piccola sacca di gas e polveri isolata all'interno della sua super-bolla con un gruppo di stelle brillanti, di colore bianco-blu, noto come LH 72, formatosi centinaia di milioni di anni dopo l'evento che ha portato al gonfiarsi della bolla.
Quelle stelle, quindi, sono relativamente giovani, con i loro pochi milioni di anni d'età, e rappresentano la seconda generazione di stelle dei dintorni. Da esse derivano anche i colori suggestivi attorno: la loro intensa luce, infatti, strappa elettroni agli atomi di idrogeno dei dintorni, portando il gas a brillare verso le tonalità del rosa, nella banda visibile.
Per il momento si tratta di una zona relativamente stabile ma, fanno sapere dell'ESO, sono previste grandi trasformazioni per il futuro: nascerà una bolla nella bolla, quando le stelle più massicce e brillanti di LH72 diventeranno supernove e il contenuto di N55 si spargerà nei dintorni. Insomma, ci saranno nuove nascite e nuove morti di stelle in questo ambiente posto nella Grande Nube di Magellano, galassia satellite della Via Lattea a circa 163.000 anni luce da noi.