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Decine di tartarughe marine neonate schiacciate dalle auto in Puglia. Tradite dai lampioni

L’inquinamento luminoso prodotto dai lampioni ha spinto i rettili appena nati verso la strada litoranea e non verso il mare, condannandoli a una morte orribile. Le tartarughe appartengono alla specie minacciata di estinzione Caretta caretta. Le uniche due superstiti sono in cura in un centro del WWF, altre nate il giorno successivo alla strage sono state condotte verso le onde con l’aiuto delle torce.
A cura di Andrea Centini
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Oltre 30 tartarughe marine appena nate della specie Caretta caretta sono state travolte e uccise su una strada litoranea di Specchiarica, in provincia di Taranto. Le drammatiche immagini sono state condivise sul profilo facebook del volontario Giovanni Coccioli, accorso sul posto. L'ipotesi più probabile è che i piccoli rettili siano stati traditi dalla luce dei lampioni della strada che collega le località San Pietro in Bevagna a Torre Colimena, finendo schiacciate dagli pneumatici delle automobili. Le tartarughe marine, del resto, dopo la schiusa notturna inseguono la luce della Luna riflessa sull'acqua del mare per tuffarsi tra le onde e sparire nel profondo blu. Per questa ragione l'inquinamento luminoso rappresenta uno dei pericoli principali per le tartarughe appena nate, come raccontato nel sesto capitolo della serie Planet Earth 2 della BBC, firmata dal celebre naturalista britannico Sir David Attenborough.

I testimoni che hanno avvistato i rettili li avevano scambiati per rane; solo la mattina di domenica 26 agosto – la schiusa è avvenuta nella notte di sabato 25 – si sono accorti dell'entità del dramma, tenendo presente che la Caretta caretta è una specie minacciata di estinzione, classificata con codice VU (vulnerabile) nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. A intervenire, oltre agli agenti della polizia municipale e ai militari della capitaneria di porto, anche i volontari del WWF Oasi di Policoro, nel cui Centro di recupero per la fauna selvatica sono state portate le due tartarughe trovate ancora in vita, le uniche superstiti alla trafficata lingua d'asfalto litoranea. Le loro condizioni sarebbero complicate, a causa delle ore trascorse all'asciutto.

I controlli della spiaggia di Specchiarica, sulla marina di Manduria, hanno fortunatamente evidenziato la presenza di altre uova. Le quattro piccole tartarughe venute alla luce dopo le prime, sfortunate compagne, sono state indirizzate verso il mare dai volontari che si occupano di proteggere i nidi dei rettili marini. Le hanno guidate con l'aiuto di torce.

La triste storia di queste tartarughe appena nate ci mostra quanto l'impatto dell'uomo sull'ambiente naturale può essere dannoso per l'incolumità di specie delicate. Le Caretta caretta sono minacciate di estinzione proprio per colpa nostra; tra le principali cause del declino vi sono le catture accidentali provocate dagli strumenti da pesca, le uccisioni deliberate (le tartarughe mangiano il pesce intrappolato nelle reti e alcuni pescatori le considerano ‘rivali'), l'inquinamento – che crea trappole mortali – e i cambiamenti climatici.

[Credit: Giovanni B Coccioli ]

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