Dall’Italia il test veloce per rilevare gli anticorpi Covid-19: si faranno 170 campioni l’ora
Buone notizie dal centro di ricerca di Saluggia (Vercelli) della Diasorin, società italiana leader nelle biotecnologie che da oltre 50 anni si occupa di diagnostica molecolare. Dallo scoppio dell’epidemia di Coronavirus in Italia (qui tutte le news e aggiornamenti in tempo reale sulla situazione), l’azienda ha sviluppato accurati test per consentire il rapido rilevamento delle varianti note del Sars-Cov-2 (il virus che causa il Covid-19) e progettato un nuovo test di chemiluminescenza IgG per rilevare specificatamente gli anticorpi diretti contro il Sars-Cov-2 nei campioni di siero e plasma dei pazienti.
Dall’Italia il test veloce per rilevare gli anticorpi Covid-19
Quest’ultimo, si legge in una nota del gruppo quotato in Borsa a Milano, permetterà di identificare i soggetti che hanno sviluppato una risposta immunitaria al virus, offrendo uno strumento di valutazione epidemiologica delle popolazioni. “La società – spiegano da Diasorin – sta lavorando per ottenere il marchio CE e l’autorizzazione all’uso di emergenza della Food and Drug Administration (FDA) entro la fine del mese di aprile”.
Arriverà dunque subito dopo Pasqua il nuovo test diagnostico per il dosaggio delle immunoglobuline (IgG) specifiche per il Coronavirus, cioè gli anticorpi in grado di riconoscere i domini S1 e S2 della proteina virale Spike che il Sars-Cov-2 utilizza per attaccare le cellule, indicando quindi la presenza di una risposta immunitaria. “Il test – aggiunge la nota – è stato studiato per rispondere all’esigenza di individuare nella popolazione i soggetti che sono già stati infettati dal virus, la cui diagnosi non sia stata effettuata attraverso l'esecuzione di un tampone e di un test di diagnostica molecolare”.
Si faranno 170 campioni l'ora
Il test sierologico, che avviene in chemiluminescenza, può essere eseguito sulla piattaforma Liason XL, permettendo così “una gestione del processo diagnostico interamente automatizzata” e consentendo ai laboratori “di processare fino a 170 campioni di siero di pazienti ogni ora, con un livello minimo di intervento richiesto agli operatori”. Gli studi necessari sono stati completati presso il Policlinico San Matteo di Pavia e il test sarà reso disponibile nei prossimi giorni a uso di ricerca e valutazione clinica. Nelle settimane successive, una volta completata la procedura obbligatoria per la conformità alle direttive comunitarie (marcatura CE), verrà immesso sul mercato in Europa e sottoposto all’approvazione della FDA per ricevere l’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) negli Stati Uniti.