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Crollo degli spermatozoi, gli uomini ne producono un terzo in meno

Rispetto alla fine degli anni ’80, le ricerche mostrano che il numero di spermatozoi prodotti dagli uomini è in drastico calo.
A cura di Redazione Scienze
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Che l’infertilità maschile fosse in aumento, era notizia già nota. E che questo fatto fosse collegato a una riduzione del numero degli spermatozoi, anche. Ora tuttavia arrivano i primi numeri che preoccupano molto gli esperti perché potrebbero rappresentare il campanello di allarme di un trend globale di eziologia ancora sconosciuta. La rivista Human Reproduction ha pubblicato un paio di giorni fa uno studio basato sui database di 126 cliniche specializzate in fertilità in Francia, i cui dati sono stati incrociati con le analisi di 26.600 campioni prelevati da uomini ritenuti privi di problemi di fertilità. Il risultato è che dal 1989, anno in cui i cosiddetti spermiogrammi per il conteggio degli spermatozoi sono entrati regolarmente in uso, al 2005, il numero dei gameti maschili risulta ridotto di circa un terzo, da 74 milioni per millilitro a circa 50 milioni.

Crollo mondiale o errore statistico? – In realtà il valore rientra comunque nel range dell’Organizzazione mondiale della sanità, secondo cui questi valori possono variare tra gli 80 e i 40 milioni per millilitro. Ma il calo è comunque motivo di profonda preoccupazione per la velocità con cui sta avvenendo e per la diffusione. Non si tratta infatti di un problema solo francese. Diversi anni fa una ricerca in Danimarca dimostrò, in una pubblicazione sul British Medical Journal, che dal 1940 al 1990 il numero di spermatozoi in tutto il mondo era calato di quasi il 50%. Restano tuttavia dubbi da parte di diversi scienziati. Le analisi potrebbero aver preso in considerazione un campione non adeguatamente rappresentativo, in cui magari l’età troppo avanzata o altri fattori potrebbero aver influito sul conteggio. È noto per esempio che le persone che abitano in aree metropolitane hanno un numero di spermatozoi ridotto: cosa che ha portato gli studiosi a domandarsi se lo stress non influisca sulla fertilità maschile.

Gli spermatozoi italiani – Uno studio compiuto recentemente in Italia, inoltre, aveva mostrato addirittura un aumento nella concentrazione di spermatozoi nei maschi adulti rispetto a quasi vent’anni prima. Senza voler tirare in ballo luoghi comuni sulla virilità italiana, la comunità scientifica resta cauta sulle conclusioni. Generalmente si ritiene che tra le cause di una possibile riduzione nella produzione di spermatozoi vi sia l’inquinamento e il rilascio di sostanze chimiche nell’ambiente che vanno a influire sugli ormoni maschili. Ma allo stato attuale non vi è ancora una spiegazione unanimemente accettata sul fenomeno, e nemmeno una condivisione generale sull’effettivo calo del numero di gameti maschili. Se la nuova ricerca francese coglie nel giusto, tuttavia, non sarebbe da sottovalutare l’allarme dei ricercatori riguardo una possibile crisi della fertilità nelle prossime generazioni.

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