Cosa succede quando tratteniamo la pipì?
Hai bevuto troppo e ora devi andare in bagno, ma non ti è possibile. Ti sei mai chiesto cosa accada al nostro corpo quando proviamo l'impellente bisogno di svuotare la vescica? SciShow ci spiega che quando vorremmo fare pipì, ma non ne abbiamo la possibilità (perché siamo troppo occupati o perché è il bagno stesso ad esserlo), lo sfintere uretrale si chiude per evitare che l'urina fuoriesca dalla vescica lungo l'uretra fino ai vostri pantaloni. In pratica, se non ve la fate sotto è grazie a questo piccolo muscolo che, però, dovete evitare si sforzare oltre il limite se non volete ritrovarvi con un'infezione.
Partiamo dal presupposto che, mediamente, la vescica di un adulto riesce a trattenere circa mezzo litro di pipì prima di inviare al cervello un segnale forte e chiaro: è giunto il momento di andare in bagno. Come fa la vescica a capire che è raggiunto il limite della capienza? Ci riesce grazie ad una serie di piccoli sensori che dalla vescica inviano al cervello il segnale necessario. A questo punto entra in gioco il muscolo, lo sfintere uretrale, che permette o impedisce il rilascio dell'urina, a seconda della nostra volontà.
Ora che abbiamo chiarito il funzionamento di quella che possiamo definire la prima azione che compiamo ogni mattina, viene da chiedersi: cosa accade al nostro corpo quando tratteniamo la pipì troppo a lungo?
Da un lato, il rischio è quello di soffrire di ritenzione urinaria, quindi l'incapacità di svuotare completamente la vescica portandoci a dover andar più spesso alla toilette. Ma anche quello di sviluppare infezioni.
