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Cosa sono le ustioni e che differenza c’è tra quelle di primo, secondo, terzo e quarto grado

Quando entriamo in contatto con sostanze chimiche caustiche, sorgenti di calore elevato come metalli fusi, acqua bollente e fuoco o altri agenti nel nostro organismo si sviluppano lesioni che prendono il nome di ustioni. Possono essere di primo, secondo, terzo e quarto grado in base alla profondità della lesione, che può arrivare a coinvolgere anche le ossa. Ecco cosa c’è da sapere.
A cura di Andrea Centini
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Credit: QuinnHK
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Le ustioni sono lesioni di varia gravità causate da agenti termici, chimici o fisici. Fra essi sono contemplati il fuoco, le sostanze chimiche caustiche, i liquidi e i gas bollenti, la corrente elettrica, il sole e altre sorgenti di raggi UVA – come le lampade abbronzanti -, i metalli fusi e molto altro ancora. A determinare la gravità di una ustione non vi è soltanto la profondità della lesione, che può coinvolgere tutto lo strato di tessuti fino alle ossa, ma anche l'estensione e l'area del corpo interessata. Più è estesa la zona colpita e maggiori sono i rischi per la vita del paziente. In base a quanto sono profonde le lesioni, esse vengono classificate nel tipo di primo, secondo, terzo e quarto grado: quelle di primo grado interessano il solo strato superficiale della cute (l'epidermide); quelle di secondo coinvolgono anche il derma e sono responsabili della formazione delle vescicole piene di liquido (filittene); quelle di terzo grado interessano l'intero spessore del tegumento, fino all'ipoderma dove risiede il tessuto adiposo; le ustioni di quarto grado danneggiano anche i muscoli e le ossa.

Cosa sono le ustioni di primo grado

Le ustioni di primo grado sono lesioni che riguardano lo strato più superficiale della cute, l'organo più esteso del nostro organismo. Sono quelle meno gravi e di norma possono essere trattate tranquillamente a casa con procedure e prodotti ad hoc (acqua fredda o pomate acquistate in farmacia) senza intervento del personale medico specializzato. Le ustioni di primo grado provocano un forte arrossamento, dolore intenso di bruciatura e tumefazione, ma non compromettono le funzioni fondamentali della cute, ovvero quelle di barriera dagli agenti patogeni/infettivi esterni e di contenimento dei liquidi.

Cosa sono le ustioni di secondo grado

Quando ci si scotta con un fornello o un ferro da stiro e compaiono le classiche vescicole piene di liquido si è innanzi a una ustione di secondo grado, conosciuta anche col nome di “ustione dermica” o “ustione a spessore parziale”. Le vescicole – chiamate filittene – si riempiono del siero che trasuda dal derma, lo strato della cute al di sotto l'epidermide che viene coinvolto nella lesione. Le ustioni di secondo grado possono essere di tipo profondo quando vengono danneggiate anche le ghiandole sudoripare e i follicoli piliferi. Sono estremamente dolorose e impiegano molto tempo per guarire; di norma lo fanno spontaneamente, ma essendo soggette ad alcune complicanze è opportuno consultare il proprio medico curante. È fondamentale non forare le vescicole con il liquido, poiché si rischia l'esposizione alle infezioni (anche in presenza delle bolle, infatti, la pelle continua a fungere da barriera contro gli agenti esterni). Le vescicole possono essere rimosse dal medico con appositi aghi.

Cosa sono le ustioni di terzo grado

Le ustioni di terzo grado sono molto gravi poiché comportano una completa distruzione (carbonizzazione) dei tessuti, compresi il tessuto adiposo (ipoderma) e le terminazioni nervose; per questa ragione il dolore sperimentato è poco o è del tutto assente, nonostante la devastazione provocata dall'agente ustionante che rende la pelle secca, dura, nera e fredda. Oltre a richiedere tempi lunghissimi di guarigione, queste ustioni lasciano cicatrici permanenti; è per questo che spesso si interviene con repentine operazioni di chirurgia plastica. Poiché le ustioni sono tra le principali lesioni in grado di catalizzare il rischio di infezione – gli agenti patogeni colgono al volo anche la riduzione delle difese immunitarie -, gli ospedali più attrezzati dispongono di reparti dedicati ai “grandi ustionati”, dove vengono minimizzati i rischi di infezione.

Cosa sono le ustioni di quarto grado

Le ustioni di quarto grado sono le più gravi in assoluto: coinvolgono il tessuto muscolare e nei casi estremi anche quello scheletrico. La pelle appare tipicamente nera e secca a causa del processo di carbonizzazione. I danni sono nella maggior parte dei casi irreversibili e la vita dei pazienti è messa seriamente in pericolo, anche alla luce della massimizzazione del rischio infezione. Come per le ustioni di terzo grado non si prova dolore a causa della distruzione delle terminazioni nervose. Quando gli innesti di cute sono inutili, in base all'area interessata dal danno si può procedere anche con una amputazione.

Complicazioni delle ustioni

Oltre alle già citate infezioni, le ustioni più gravi comportano rischi che mettono in pericolo la vita del paziente. Poiché la cute possiede anche la fondamentale funzione di contenimento dei liquidi, un'ustione estesa può portare rapidamente alla morte per disidratazione. Tra le complicazioni più serie ci sono lo “shock da ustione”, una sindrome sistemica che coinvolge gli organi vitali come il cervello; lo shock ipovolemico legato a una diminuzione acuta del sangue in circolazione; lo shock settico a causa del passaggio degli agenti patogeni direttamente nel sangue; lo stato ipermetabolico con una rapida perdita di peso e rischio di morte per denutrizione. Da non sottovalutare anche i traumi psicologici legati alle lesioni irreversibili della pelle, in particolar modo quando è coinvolto il volto.

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