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Cosa sappiamo della nuova piattaforma saRna su cui punta Astrazeneca

La piattaforma per farmaci e vaccini utilizza una tecnologia simile a quell’mRNA, con la capacità aggiuntiva di auto-amplificarsi e di poter esprimere le proteine per più tempo. Questo la rende particolarmente adatta a rispondere alle epidemie e alla produzione di vaccini stagionali.
A cura di Valeria Aiello
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La casa farmaceutica anglosvedese Astrazeneca ha raggiunto un accordo di collaborazione con VaxEquity per la scoperta, lo sviluppo e la commercializzazione della piattaforma terapeutica a RNA auto-amplificante (saRNA) sviluppata presso l’Imperial College di Londra. VaxEquity è stata fondata lo scorso anno dall’Imperial College di Londra e dall’investitore Moringside Ventures, sulla base dell’innovativa tecnologia a saRNA sviluppata da Robin Shattock, capo del Laboratorio di Immunologia delle infezioni del Dipartimento di Malattie infettive dell’ateneo britannico.

La nuova piattaforma saRNA

La saRNA è una piattaforma per lo sviluppo di farmaci e vaccini che utilizza una tecnologia simile a quella dell’RNA messaggero (mRNA) utilizzata per i vaccini anti-Covid, ma con la capacità aggiuntiva di auto-amplificarsi. Questo si traduce nella possibilità di produrre proteine più a lungo, con il conseguente aumento dei livelli di espressione, e il potenziale di somministrazione di dosi inferiori o meno frequenti rispetto alle formulazioni a mRNA. “La piattaforma saRNA – dice Astrazeneca – mira a sostenere la prossima generazione di medicinali a base di Rna che consentono non solo vaccini ma più applicazioni e nuovi programmi terapeutici”.

Una delle caratteristiche della piattaforma è il breve tempo necessario per progettare e testare nuovi vaccini a saRNA, appena 14 giorni, secondo i dati dell’Imperial College di Londra. Questo la rende particolarmente versatile e adatta nella gestione di epidemie e anche nella produzione dei vaccini stagionali, come l’antinfluenzale. Un altro settore che potrebbe beneficiare di questa piattaforma è quello dell’immunoterapia, per cui sono attualmente allo studio diverse formulazioni.

Astrazeneca ha la possibilità di collaborare con VaxEquity su un massimo di 26 bersagli farmacologici e investirà anche nell’azienda per favorire lo sviluppo della piattaforma saRNA. “Riteniamo che, una volta ottimizzata, questa ci consentirà di indirizzare nuovi percorsi non suscettibili alla scoperta di farmaci tradizionali nelle nostre aree terapeutiche di interesse – ha affermato Mene Pangalos, vicepresidente esecutivo di BioPharmaceuticals R&D di Astrazeneca – . Questa collaborazione aggiunge una nuova piattaforma promettente alla nostra cassetta degli attrezzi”.

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