Cosa fare e non fare per aiutare un amico in difficoltà: sbagliare è facilissimo
Per migliorare il benessere di una persona in difficoltà è meglio evitare di giudicarla e rimproverarla invece che manifestarle affetto e confortarla. In altri termini, astenersi dai comportamenti negativi in questi casi fa più bene delle pur apprezzate azioni positive. Lo ha dimostrato un team di ricercatori del Baylor's College of Arts & Sciences presso l'Università Baylor, un ateneo privato con sede a Waco, in Texas.
Gli studiosi, coordinati dal professor Keith Sanford, docente di psicologia e neuroscienze presso l'università americana, sono giunti a questa conclusione dopo aver analizzato i dati di due distinte indagini. In entrambi i casi Sanford e colleghi hanno intervistato un copioso numero di coppie (sposate o conviventi) che ha vissuto esperienze particolarmente stressanti, al fine di valutarne il comportamento, la qualità della vita, la soddisfazione della relazione e il benessere personale.
Nel primo studio sono state coinvolte 325 coppie, nelle quali uno dei due partner nel mese precedente aveva vissuto un evento particolarmente drammatico. Fra quelli valutati, la perdita del lavoro, la morte di un genitore o di un figlio e gravi problemi economici. Nel secondo studio, che ha visto coinvolte 154 coppie, l'evento stressante ha invece riguardato la salute di uno dei due partner, come una corsa al pronto soccorso, una malattia cronica grave o un ricovero in ospedale.
Sanford e colleghi hanno chiesto a tutti i partecipanti di descrivere l'andamento delle propria relazione, l'approccio nei confronti del partner, il proprio livello di benesse e via discorrendo. Dall'analisi dei dati è emerso che quando c'è di mezzo un problema medico si tende a comportamenti meno negativi nei confronti del partner; inoltre, che le persone che vivono condizioni stressanti sono molto più sensibili ai comportamenti negativi – come un partner troppo polemico, emotivo o riservato o che sbaglia – che a quelli positivi, come il ricevere conforto. In pratica, rispetto a un approccio positivo, quello negativo scatena risposte più intense e immediate. Sanford e colleghi hanno anche rilevato che lo stress raggiunge una sorta di picco, un livello di saturazione tale che viene minimamente influenzato da ulteriori esperienze negative.
“Quando l'obiettivo è aumentare la sensazione di benessere e ridurre lo stress, può essere più importante diminuire il comportamento negativo piuttosto che aumentare le azioni positive”, ha chiosato il professor Sanford. I dettagli della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Journal of Family Psychology.
[Credit: Takmeomeo]