Cosa è successo a Schiaparelli, ricapitolando
Agli entusiasmi delle ultime ore, ha fatto seguito la percezione che non tutto sia andato esattamente per il verso giusto. Ma, per cercare di far chiarezza tra tutte le informazioni ricevute, tra esultanze iniziali e segnali che non sono arrivati, ricapitoliamo cosa è accaduto sul Pianeta Rosso ieri e cosa questo significa per il futuro della missione ExoMars.
Un successo …
Prima le buone notizie: il direttore generale dell'ESA, Jan Woerner, ha tenuto una conferenza stampa questa mattina nel centro ESOC di Darmstadt. Lì ha spiegato cosa dicono i dati raccolti durante l'inserimento in orbita della sonda TGO (Trace Gas Orbiter), la prima (nonché unica, purtroppo) ad inviare il proprio segnale alla Terra; dopo un lavoro di analisi durato una notte intera, infatti, è giunta la conferma che la missione in orbita attorno a Marte c'è. Il compito di TGO sarà quello di monitorare l'atmosfera marziana, inviando dati relativi alla sua composizione, con particolare attenzione diretta verso le tracce di metano, le quali potrebbero rappresentare la testimonianza di forme di vita sul Pianeta Rosso. Tuttavia gran parte dei presenti voleva sapere altro, ossia che fine ha fatto quel lander che sembra aver lasciato tutti in sospeso, in attesa di un qualunque tipo di notizia sulla sua sorte.
…E un insuccesso
L'Entry Descent Module (EDM) Schiaparelli a un certo punto è diventato silenzioso in maniera decisamente sospetta: il modulo ha registrato il proprio ingresso nell'atmosfera marziana e gran parte dei sei minuti che lo separavano dall'atterraggio; scudo termico, radar di terra e paracadute hanno funzionato come previsto ma, a 50 secondi dal touchdown ossia quando è avvenuto il distacco del paracadute, le comunicazioni si sono interrotte. In realtà, anche i retrorazzi per la frenata finale si sono accesi ma, al momento, mancano ancora dettagli che consentano di comprendere se hanno funzionato a dovere.
Insomma, come ha sottolineato il direttore della divisione per le missioni planetarie dell'ESA Andrea Accomazzo, bisogna ancora ricostruire cosa è successo con le manovre degli ultimi secondi di discesa di Schiaparelli. Il lander si è schiantato? Probabilmente sì ma per saperlo definitivamente, e conoscere eventualmente le cause e le modalità di questo incidente, bisognerà aspettare un po'. Sono previste altre finestre d'ascolto per cercare di mettersi in contatto con il lander; tali finestre saranno effettuate con le sonde intorno a Marte e con il Giant Metrowave Radio Telescope di Pune, in India, ma è anche verosimile che vadano riducendosi con il passare delle ore. In ogni caso, si confida nei prossimi giorni per riuscire a ricostruire la dinamica della rovinosa discesa del modulo.
Woerner ha voluto guardare oltre quest'incidente inatteso, sostenendo che questo test di atterraggio – in effetti Schiaparelli era un test – ha fornito importanti informazioni per la seconda fase della missione ExoMras 2020, quella che porterà su Marte un rover europeo.