Coronavirus, ecco alcuni “trucchi” per non toccarsi il viso con le mani
Per ridurre il rischio di restare contagiati dal nuovo coronavirus emerso in Cina (SARS-CoV-2) l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Ministero della Salute hanno indicato una serie di comportamenti da adottare come misure di protezione personale. Tra le più importanti vi sono il costante e certosino lavaggio delle mani, almeno 20 secondi con acqua e sapone oppure con un gel disinfettante a base di alcol; il mantenimento di almeno un metro di distanza dalle altre persone (la misura del cosiddetto droplet) e l'evitare di toccarsi il viso con le mani, in particolar modo occhi, naso e bocca. Quest'ultima potrebbe essere di difficile applicazione, non solo perché lo facciamo spesso in modo del tutto involontario per centinaia di volte al giorno, ma anche perché a volte si tratta di veri e propri tic o gesti legati ad ansia e stress. Ecco alcuni trucchi per ridurre il “rischio” di toccarti il viso.
Poiché ci tocchiamo il viso quando siamo sovrappensiero o troppo concentrati su quello che stiamo facendo, possiamo innanzitutto agevolare la nostra memoria con qualche piccolo “aiutino”: messaggi attaccati alla scrivania dove studiamo/lavoriamo, post-it ai lati dello schermo del computer, o magari avvisi automatici sul telefonino a intervalli di tempo cadenzati, possono essere sicuramente utilissimi per ricordarci di tenere le mani a posto. Del resto, come sottolineato al New York Times dalla dottoressa Vanessa Raabe del Dipartimento di Medicina presso il New York Langone Health, toccarsi il viso “è un'abitudine molto difficile da rompere perché lo facciamo tutti, e spesso non siamo nemmeno consapevoli di farlo”. Quindi aiutarsi in qualche modo non è affatto sbagliato.
Talvolta però il desiderio di darsi una bella “grattata” per eliminare il prurito sul naso o sulle sopracciglia può diventare irrefrenabile, dunque come fare in questi casi? Il consiglio è quello di avere una confezione di fazzoletti di carta a portata di mano, così da poter “annientare” il fastidio senza dover ricorrere direttamente alle mani. Del resto i fazzoletti sono utilissimi anche in presenza di sintomi come starnuti e tosse, proprio per evitare di contagiare gli altri con qualsivoglia patologia infettiva respiratoria. Quando non sono disponibili, l'OMS e il Ministero della Salute raccomandano di tossire/starnutire all'altezza del gomito e non sulle mani, poiché questa parte del corpo entra in contatto con gli altri in modo decisamente meno frequente.
Come specificato, spesso toccarsi il viso è un tic, un gesto legato all'ansia e allo stress del momento, dunque come sottolineato dalla professoressa Raabe ci si può fermare qualche minuto a riflettere sulle ragioni che ci spingono a questa gestualità compulsiva. Qualche minuto di meditazione potrebbe aiutarci a ridurre questo tipo di comportamento. Se capiamo che proprio non possiamo stare “con le mani in mano” e dobbiamo per forza toccare qualcosa, in nostro soccorso ci sono le palline antistress e quei gadget per migliorare l'impugnatura, utili non solo per alleviare la tensione quotidiana ma anche per rinforzare dita e avambracci. Averne qualcuno distribuito “strategicamente” nei luoghi di studio/lavoro che frequentiamo di più può sicuramente contribuire a ridurre il contatto delle mani con il viso.
In alcuni casi il desiderio di toccarsi gli occhi potrebbe essere legato alla secchezza degli stessi, dunque usare gocce idratanti potrebbe risolvere il problema alla fonte. Chi è abituato a indossare lenti a contatto potrebbe invece passare agli occhiali, che rappresentano anche un ulteriore “baluardo” al toccarsi il viso. Profumare le mani con lozioni e saponi ad hoc potrebbe ricordarci che stiamo per toccarci il viso e dunque dissuaderci dal farlo, così come le sostanze repellenti che utilizzano i “mangiatori di unghie” per evitare di addentarle. Insomma, anche se è molto complicato, è possibile limitare in modo significativo il contatto tra viso e mani, e in un momento di emergenza come questo è opportuno mettere in campo tutte le opzioni disponibili per ridurre i rischi di contagio. Ricordando sempre che lavarsi spesso e bene le mani rappresenta la prima strategia da adottare.