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Contro l’obesità lo studio che accelera il metabolismo

Nature ha pubblicato la ricerca del Beth Israel Deaconess Medical Center, che ha individuato l’enzima che potrebbe rallentare il metabolismo delle persone obese.
A cura di Redazione Scienze
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La scoperta del Beth Israel Deaconess Medical Center pubblicata oggi dalla rivista Nature potrebbe aprire la strada ad una terapia particolarmente efficace contro l'obesità. I ricercatori, coordinati dalla dottoressa Barbara Kahn, hanno individuato nel Nicotinammide-N-metiltransferasi (NNMT) l'enzima responsabile del "ciclo futile", il meccanismo biochimico che accelera la trasformazione delle cellule in energia. L'NNMT è stato già associato in passato ad alcuni tipi di cancro e gli viene ora riconosciuto un ruolo anche contro obesità e diabete. Riducendone la presenza, infatti, è possibile generare un maggiore consumo di calorie. "Conosciamo tutti persone che apparentemente possono mangiare ciò che vogliono senza aumentare di peso", ha spiegato Kahn, "parte della ragione di questo controllo del peso naturale è dovuta al metabolismo cellulare basale, la velocità con cui il corpo brucia energia. Un ciclo futile è un modo per accelerare l'utilizzo di energia nelle cellule".

Topi obesi o diabetici hanno mostrato livelli di NNMT più alti di quelli riscontrati nei consimili in buona salute. I ricercatori hanno dunque ridotto i livelli dell'enzima usando la tecnologia degli oligonucleotidi antisenso grazie a cui è possibile intervenire su frammenti di DNA per inibire la sintesi di alcune proteine. In questo modo è stato possibile ridurre la presenza di NNMT, verificando in tal modo una riduzione della massa grassa dei topi. L'inibizione della proteina, secondo i ricercatori, ha permesso all'organismo di bruciare più calorie e di evitare che queste venissero immagazzinate sotto forma di adipe. "L'NNMT – spiega ancora la coordinatrice dello studio – sembra essere un bersaglio promettente per futuri sviluppi terapeutici", fermo restando che, prima anche di arrivare ad una terapia, "dieta ed esercizio fisico sono importanti nel controllo del peso". La ricerca potrebbe inoltre produrre risultati interessanti anche nella riduzione dell'incidenza di Parkinson e alcuni tipi di cancro, dal momento che secondo gli studiosi hanno più volte osservato una correlazione tra queste malattie e l'obesità.

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